La Sardegna, pur se con ritardo
rispetto al resto delle regioni meridionali, esce nel 2016 dalla
fase recessiva e riprende a respirare, ottenendo per la prima
volta un aumento del Pil dello 0,6%, dopo l'andamento negativo
del prodotto sia nel 2014 che nel 2015. Ciò grazie soprattutto
all'industria. Lo rilevano le anticipazioni del rapporto Svimez
2017.
"Un dato che ci dà fiducia e ci permette di esprimere un
cauto ottimismo - commenta il presidente della Regione Francesco
Pigliaru - Ciò che va rilevato è il miglioramento costante -
spiega evidenziando come il -2,4% del 2014 diventi un -0,8% nel
2015, per arrivare al segno positivo registrato nel 2016 - E'
una chiara inversione di tendenza rispetto al passato, che
testimonia che per la Sardegna qualcosa sta concretamente
cambiando".
Abbiamo investito energie e risorse per favorire la ripresa -
prosegue - puntando sulla riapertura dei cantieri e nello stesso
tempo adeguando il sistema regionale delle infrastrutture,
migliorando le scuole, finanziando i progetti innovativi delle
imprese per rendere più competitivi anche i settori tradizionali
della nostra economia come l'agroindustria, il turismo e
l'artigianato e rilanciare così anche le zone interne. Segnali
positivi come questo ci dicono che stiamo andando nella
direzione giusta, e ci incoraggiano a procedere con ancora più
impegno e determinazione Continuiamo a lavorare per consolidarli
- conclude il presidente della Regione -, e lasciarci la crisi
definitivamente alle spalle".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA