Post al vetriolo della scrittrice sarda Michela Murgia sulla situazione dei trasporti in Sardegna proprio nel giorno in cui si apre a Cagliari il summit del G7 incentrato sulla mobilità del futuro. Nel mirino le politiche di settore attuate dalla Giunta di centrosinistra guidata dal governatore Francesco Pigliaru.
"La mia giornata - scrive l'autrice de L'Accabadora - comincia con un pensiero alla Giunta Pigliaru e uno più speciale riservato all'assessore ai trasporti degli ultimi tre anni Massimo Deiana. Senza Ryanair da Ciampino sarei mancata all'ultimo saluto a un'amica che è morta. Così auguro ai vostri figli lontani quando andarvene toccherà a voi". Sotto il suo pensiero, Michela Murgia ha poi postato la pagina di prenotazione di un vettore aereo con la scritta "Non ci sono voli disponibili nei giorni selezionati".
SENATORI, "LE SUE PAROLE VIOLENTE". "Aver avuto difficoltà a muoversi dall'Isola anche se per un evento particolarmente triste non autorizza certamente un uso violento delle parole. Troppi cattivi maestri insegnano questo linguaggio ai giovani". Così i senatori del Pd Silvio Lai, Ignazio Angioni e Giuseppe Cucca (che è anche segretario regionale dei dem), e Luciano Uras del gruppo Misto, in una lettera ai vertici Rai nella quale stigmatizzando il post pubblicato dalla scrittrice Michela Murgia. "Non basta un profilo culturale, anche di valore, perché espressioni cariche di violenza e di incitazione all'odio siano compatibili con il servizio pubblico - scrivono i parlamentari sardi a Monica Maggioni e Mario Orfeo, presidente e direttore della Rai, ricordando che la scrittrice e giornalista è collaboratrice della Tv pubblica - Non può passare inosservato che una professionista come dovrebbe essere la signora Murgia, mentre svolge ruoli significativi e di grande visibilità all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo, che per antonomasia assolve a compiti culturali di formazione e coesione sociale, possa augurare, pubblicamente, sofferenza e solitudine, se non addirittura la morte ad alcune persone, anche particolarmente esposte per le funzioni pubbliche che esercitano". "Confidiamo che insieme a noi - sollecitano i senatori isolani - anche i vertici della Rai intendano stigmatizzare tale comportamento richiamando la signora Michela Murgia a contenere le sue esternazioni se non per civiltà almeno in un quadro di compatibilità con il servizio pubblico".
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