E' approdata al molo merci del Porto Canale di Cagliari la nave militare inglese Echo con a bordo 282 profughi soccorsi nei giorni scorsi a largo delle coste della Libia. Sono uomini, donne e minori. I migranti, come già avvenuto durante il precedente sbarco nel porto del capoluogo, saranno fatti scendere a piccoli gruppi e trasferiti alla Fiera di Cagliari dove sono state allestite le postazioni per le visite mediche e le operazione di identificazione.
I primi a scendere dalla nave sono stati i profughi con problemi di salute - tra questi un uomo è stato trasportato in ospedale in barella - poi le donne e i bambini. Le operazioni portuali sono coordinate dalla Capitaneria di Porto, mentre la Prefettura, la Protezione civile, Croce rossa, Caritas, volontari e tutti gli enti coinvolti per l'accoglienza hanno predisposto le varie postazioni alla Fiera.
INDIVIDUATI CENTRI ACCOGLIENZA - Terminare entro la giornata i trasferimenti nei vari centri dell'isola dei 282 migranti sbarcati nel porto canale di Cagliari dalla nave militare inglese Echo. I profughi sono stati trasferiti in Fiera per le operazioni di identificazione e le visite mediche.
In particolare dalla nave sono sbarcati 224 uomini e 58 donne, 24 complessivamente i nuclei familiari, circa 45 i minori non accompagnati. Sul fronte delle nazionalità la più rappresentata è l'Eritrea con 190 persone, mentre 88 sono i bengalesi. La Prefettura di Cagliari, in collaborazione con le altre dell'Isola, è riuscita a individuare tutti i posti per l'accoglienza: 134 profughi rimarranno nel Cagliaritano, 87 andranno a Sassari, 35 a Nuoro e 26 a Oristano.
Potrebbe essere l'ultimo sbarco a Cagliari. La città, infatti, in attesa di ospitare il G7 dei Trasporti, vedrà congelati, come avvenuto in Sicilia per il G7, i nuovi arrivi per garantire la massima sicurezza all'evento.
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