Era stato catturato in Kenya in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Nuoro per un'evasione fiscale di 17 milioni di euro e subito estradato. Mario Mele, il nuorese di 55 anni soprannominato il "re delle discoteche sarde", si è presentato oggi nell'aula del tribunale di Nuoro - accompagnato dalle guardie del carcere di Badu 'e Carros in cui è detenuto - per l'udienza del processo che lo vede imputato con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati fallimentari, societari e tributari, di bancarotta e reati fiscali.
Davanti al collegio di giudici - presidente Giorgio Cannas, a latere Tommaso Bellei e Antonella Useli Bacchitta - hanno deposto tre testi del Pm Andrea Ghironi. In particolare un maresciallo della Guardia di Finanza ha ricostruito una parte della storia delle società costituite da Mele e degli altri imputati, con l'obiettivo di nascondere al fisco diversi milioni di euro all'anno ricavati dagli incassi di tre locali notturni.
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