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Pd: Alghero volta le spalle, non votiamo

Pd: Alghero volta le spalle, non votiamo

Sindaco Bruno e maggioranza confermano strappo e accusano

ALGHERO, 28 aprile 2017, 16:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giunta e maggioranza di centrosinistra che governa Alghero diserteranno le primarie del Partito Democratico in programma domenica 30 per l'elezione del segretario regionale e accusa il partito di inefficienza e indifferenza. Il sindaco Mario Bruno, con gli assessori Raniero Selva, Raimondo Cacciotto e Gavino Tanchis, il presidente del Consiglio comunale Matteo Tedde e i consiglieri Giuseppe Fadda, Vittorio Curedda, Francesca Carta, Giusy Piccone, Mario Nonne, Elisabetta Boglioli, Pietro Sartore, Pier Giacomo Canu e Gabriella Esposito, prendono le distanze dal Pd mettendo il partito in Sardegna sul banco degli imputati.

"Non andremo a votare alle primarie del Partito democratico - confermano i ribelli in una lettera in cui ufficializzano lo strappo - Quel Pd che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a fondare, far nascere, sostenere e servire. Lo stesso partito che, senza contraddittorio alcuno, non ha esitato nel disinteresse del suo gruppo dirigente a vari livelli, a espellere gran parte dei suoi dirigenti locali che han fatto la scelta obbligata di una Lista civica per amministrare Alghero, solo dopo aver viste negate le elezioni primarie indette nel 2014".

"Quel Pd - denunciano - che ora a livello regionale tace sulla situazione del nostro scalo aeroportuale, incurante delle proposte dei sindaci, del sistema delle imprese e delle organizzazioni dei lavoratori, che hanno puntato al rilancio e alla ripresa del traffico aereo nel dialogo e nel confronto con la Regione sorretta dal Pd". E ancora. "Quel Pd che assiste inerte e complice allo smantellamento del sistema sanitario del nostro territorio.

Non lo possiamo più tollerare - avvertono Bruno e i suoi alleati - Alghero volta quindi le spalle al Pd: abbiamo avuto infinita pazienza ricercando il dialogo a tutti i livelli. Continueremo con forza la nostra azione politica coinvolgendo il sistema delle Autonomie locali e favorendo il dialogo costruttivo, ma non possiamo contribuire ora, in alcun modo, alle dinamiche interne a un partito che ha abbandonato il territorio e le sue esigenze".
   

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