Quasi un caso letterario in
Toscana, con quaranta presentazioni e oltre mille libri venduti.
Con una storia ambientata a Cagliari, a Is Mirrionis: è "Occhi
di sale", romanzo scritto da Massimo Granchi e edito da
Palabanda Edizioni.
Il motivo del successo extra cagliaritano? Forse il fatto che
ogni città, anche oltre Tirreno, ha la sua Is Mirrionis: rione
un tempo di periferia a cavallo tra difficoltà e nuove
prospettive. Un libro che nasce da un'esperienza di vita reale.
"Sono nato nel quartiere di Is Mirrionis nel 1974, dove ho
vissuto per undici anni - ha raccontato Granchi, nato appunto a
Cagliari ma da anni residente in Toscana, nel corso di un
convegno nel cuore del quartiere (presente anche l'assessore
comunale delle Politiche sociali Ferdinando Secchi) - Ho dei bei
ricordi di quel periodo: accanto alla mia casa c'era un giardino
che dava la sensazione di vivere in campagna, tra il verde e i
fiori. E vicino c'era il colle San Michele, raggiungibile a
piedi, così come la scuola e i negozi. Noi bambini eravamo
numerosi, liberi di giocare in strada e correre con la nostra
bicicletta in piazza San Michele".
Ma non sono mancate le difficoltà. "Ricevevo minacce da parte
di altri bambini - continua l'autore del libro - e in alcuni
casi si arrivava allo scontro: un modo primordiale di
affermarsi, di essere riconosciuti dai propri pari, di ottenere
rispetto.
"Occhi di sale" racconta molto di quel vissuto e del
quartiere. "Ogni volta che torno a Is Mirrionis, è una
riscoperta e un motivo di commozione". Sport e cultura contro la
dispersione scolastica a Is Mirrionis, con progetti mirati e il
coinvolgimento delle scuole. È questo l'obiettivo del Comune di
Cagliari emerso durante la presentazione del libro. "La
dispersione scolastica è il primo elemento che porta i cittadini
a chiedere aiuto al Comune - ha spiegato Secchi - perché chi non
studia ha più difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Per
contrastare questo fenomeno stiamo pensando di attivare dei
progetti che prevedono il recupero dei ragazzi, ma anche di
puntare sullo sport, attrezzando aree prima degradate con
attrezzi ginnici e realizzando nuovi impianti sportivi".
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