Trasferirsi in Portogallo o in Tunisia per trascorrere la pensione approfittando del clima mite e soprattutto degli sgravi fiscali? Per i Riformatori un'alternativa a questo esiste: "Facciamo della Sardegna la Florida d'Europa, concedendo sostanziosi vantaggi fiscali ai pensionati che decidono di soggiornare qui per almeno nove mesi l'anno", ha spiegato il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, primo firmatario della proposta di legge per favorire l'insediamento nell'Isola di 'turisti residenti'.
Il testo - scritto dal direttore del Centro studi Riformatori, Franco Meloni - prevede che a coloro che decidono di spostare la loro residenza in Sardegna la Regione conceda un rimborso dell'Irpef pari al 50% del totale delle tasse. "Il beneficio - ha precisato Meloni - sarà aumentato fino al 55% qualora il pensionato assuma la residenza in una città lontana almeno 30 km da Cagliari, Sassari, Olbia e fino al 60% nel caso in cui la residenza sia fissata in un paese con meno di duemila abitanti".
Condizione necessaria per la fattibilità della proposta: il cittadino pensionato deve prendere residenza ufficiale in Sardegna e dimostrare di viverci. Quali vantaggi per l'Isola? "Le agevolazioni per i pensionati risulterebbero a costo zero per la Regione che coprirebbe i rimborsi con il maggior gettito fiscale e che vedrebbe incrementare le sue entrate", ha fatto notare il direttore del Centro studi. Inoltre, "aumentando la popolazione residente, crescerebbe anche il valore del prodotto interno lordo". Un esempio: "Secondo una stima prudente - ha sottolineato Meloni - riuscendo ad attrarre 100mila nuovi residenti tra pensionati e coniugi con un reddito medio lordo di 40mila euro, si avrebbe un incremento del Pil tra l'8 e il 9%, pari pressapoco al valore attuale dell'intero comparto turistico".
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