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Morto in grembo madre, 3 medici indagati

Morto in grembo madre, 3 medici indagati

Procura avvia inchiesta per accertare eventuali responsabilità

ORISTANO, 14 marzo 2017, 20:37

Redazione ANSA

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Tre medici del Reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Martino di Oristano sono indagati dalla Procura della Repubblica nell'ambito di una inchiesta sulla morte di un feto che sarebbe avvenuta nel grembo materno prima del suo arrivo in ospedale.

La donna, residente in un paese dell'hinterland oristanese, è arrivata in ospedale la settimana scorsa ed è stata ricoverata per accertamenti. I controlli avrebbero permesso di verificare l'assenza del battito fetale ed a quel punto sarebbe stato disposto un parto cesareo.

Al termine dell'intervento è stata constatata la morte del feto che, secondo la versione dell'ospedale, sarebbe avvenuta per asfissia a causa del cordone ombelicale stretto attorno al collo. Ora sarà, comunque, l'inchiesta della magistratura a stabilire eventuali responsabilità.

ASSL, DECESSO ENDOUTERINO IMPREVEDIBILE - E' stata una "complicanza imprevedibile e imponderabile" a causare la morte del feto avvenuta la scorsa settimana nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Martino di Oristano. Lo spiega la Assl con una nota nella quale precisa che "si è trattato di una morte fetale endouterina, avvenuta cioè all'interno dell'utero materno e al di fuori del travaglio del parto".

La morte, spiega ancora la nota, è arrivata alla trentaseiesima settimana di gravidanza, quando ne mancavano ancora tre o quattro al termine della gestazione, e la donna era ricoverata da un giorno per ipertensione. Quando è stata "accertata la improvvisa assenza del battito cardiaco fetale i medici hanno concordato con la paziente l'espletamento del parto tramite taglio cesareo", precisa l'Assl sottolineando che l'intervento dei medici è stato successivo alla morte del feto e che "da parte dei sanitari è stato fatto tutto il possibile per preservare la salute della donna e del feto nel breve periodo di degenza".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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