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Simulò furto Porsche: Mesina a processo

Simulò furto Porsche: Mesina a processo

Ex primula rossa banditismo sardo accusato di truffa

NUORO, 27 febbraio 2017, 14:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è aperto questa mattina in tribunale a Nuoro, davanti al giudice monocratico Teresa Castagna, il dibattimento nei confronti di Graziano Mesina, accusato in concorso con altri di aver simulato il furto e il successivo incendio della sua Porsche Cayenne, nel marzo 2013, allo scopo di truffare un'assicurazione.

Il giudice, dopo aver accolto la lista dei testi del pubblico ministero e della difesa - rappresentata dalle avvocate Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi - ha rinviato l'udienza al prossimo 30 maggio. Si tratta di un nuovo processo per l'ex primula rossa del banditismo sardo, che non era presente in aula, dopo la recente condanna a 30 anni per associazione a delinquere inflittagli dal tribunale di Cagliari.

I suoi legali hanno depositato nei giorni scorsi un ricorso per Cassazione per la revoca della misura cautelare in carcere e hanno chiesto che Mesina, ora 75enne, sconti la sua pena agli arresti domiciliari. Una richiesta che qualche mese fa era stata rigettata dal Tribunale del Riesame.

Il furto risale al 26 marzo del 2013, mentre Mesina e il suo autista pranzavano in un ristorante di Villagrande. Poi arrivò una telefonata dei "ladri" a Mesina che, a suo dire, si erano scusati con lui, dicendo di non sapere che il Suv fosse il suo e dandogli indicazioni per il ritrovamento. L'auto era stata incendiata e ritrovata in una cava dismessa del Montalbo qualche giorno dopo.
   

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