L'utile lordo, a livello
consolidato, raggiunge i 67,5 milioni di euro (a confronto con
la perdita di 2,2 milioni del 2015) mentre l'utile netto si
attesta a 61 milioni (perdita 0,9 milioni nel 2015). Mentre su
base individuale il Banco di Sardegna chiude l'esercizio con un
utile lordo che sale a 76,6 milioni di euro (nel 2015 perdita di
10 milioni) e un utile netto di 71,5 milioni (perdita 6,2
milioni nel 2015). E' quanto conferma il progetto di bilancio
2016 approvato del Banco (Gruppo Bper) che verrà presentato
all'Assemblea dei soci con la proposta di distribuzione di
dividendi: 0,53 euro per ogni azione di risparmio (di cui 0,15
riferiti all'esercizio 2015), 0,35 per ogni azione privilegiata
e 0,32 euro alle azioni ordinarie.
In sostanza il cda del Banco, riunitosi sotto la presidenza
di Antonio Angelo Arru, ha varato sia il bilancio consolidato
della Sub holding (Banco di Sardegna e società controllate) sia
il bilancio individuale confermando i risultati già presentati
il 7 febbraio scorso.
Nel caso in cui la proposta di riparto sia approvata saranno
assegnati a riserve patrimoniali 53,5 mln e distribuiti
dividendi per quasi 18 mln con un "payout" del 25,1%. Al
dividendo non compete alcun credito d'imposta e, a seconda dei
percettori, è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta
o concorre limitatamente alla formazione del reddito imponibile.
L'esigibilità del dividendo è fissata secondo il calendario di
Borsa, dal 17 maggio 2017. Lo stacco della cedola avrà luogo
lunedì 15 maggio, mentre la record date è fissata per martedì 16
maggio. L'assemblea ordinaria degli azionisti è stata convocata
per il 6 aprile in prima convocazione e occorrendo il 7 aprile
in seconda.
Confermati per la banca gli indicatori di solidità
patrimoniale largamente superiori ai requisiti normativi, con
una raccolta diretta da clientela a 10,5 miliardi e indiretta a
4,2 miliardi, inoltre i crediti deteriorati netti sono in calo
dell'1,3% rispetto al 2015. L'operazione di cessione del
pacchetto di maggioranza della Banca di Sassari (di cui ha
acquisito anche gli sportelli) ha consentito di iscrivere tra
gli utili delle partecipazioni una plusvalenza lorda di 69,8
mln.
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