Intensa giornata di lavoro anche oggi per i militari del Ris che sono tornati nella casa di Giuseppe Manca, il gioielliere di Sorgono, di 63 anni, ucciso nella sua abitazione che si trova proprio sopra il negozio. L'uomo, come ha accertato l'autopsia, è morto per soffocamento dopo essere stato malamente imbavagliato dai rapinatori che hanno saccheggiato la gioielleria.
Gli accertamenti degli specialisti dei carabinieri si stanno concentrando, in particolare, nel negozio dove potrebbero trovarsi utili indicazioni (dalle impronte a elementi organici) per l'identificazione dei malviventi. Intanto si cerca di precisare quanti e quali preziosi siano stati rubati nella notte fra lunedì e martedì nella palazzina di via IV novembre.
Ieri i militari hanno effettuato un meticoloso sopralluogo sia all'interno che all'esterno. Gli specialisti hanno controllato l'appartamento sopra il negozio, dove il gioielliere viveva, e quello disabitato al secondo piano, entrambi messi a soqquadro. Gli inquirenti hanno anche sentito parenti e amici del gioielliere per ricostruirne le sue ultime ore vita.
Infine altri accertamenti riguardano i conti correnti del 63enne per verificare se di recente sia stato movimentato del denaro e se ne custodisse in casa. I militari stanno analizzando anche i filmati delle telecamere posizionate all'ingresso della gioielleria e quelli del sistema di video sorveglianza della vicina filiale del Banco di Sardegna.
FUNERALI E LUTTO CITTADINO - I funerali saranno celebrati alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Mariassunta, dal parroco del paese don Matteo Ortu. Il sindaco Giovanni Arru ha proclamato il lutto cittadino. E una fiaccolata, promossa dalla parrocchia e dall'amministrazione comunale, si terrà la sera di venerdì 11 lungo la via principale del paese, Corso IV novembre, dove Giuseppe Manca abitava e aveva al piano terra la storica gioielleria "Cose belle".
"Il lutto cittadino è doveroso per solidarietà verso i familiari di Giuseppe e della comunità intera che sta vivendo un brutto momento - spiega il sindaco all'ANSA - La fiaccolata invece per ribadire il rifiuto della violenza e ogni atto vile nei confronti di qualsiasi cittadino. Dobbiamo essere un paese civile come lo siamo sempre stati".
Sul fronte delle indagini, domani torneranno nell'abitazione e nel negozio della vittima gli specialisti del Ris di Cagliari per completare i rilievi scientifici. Nel frattempo prosegue il lavoro per quantificare l'esatto bottino della rapina, costituito dai preziosi prelevati nella gioielleria. Non è stata, invece, confermata la voce sul tentativo da parte dei banditi di forzare la cassaforte.
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