Si procede alla conta dei danni
anche nel Nuorese dopo la forte nevicata e il nubifragio della
settimana scorsa. E si continua a lavorare per ripristinare la
viabilità e sistemare le strutture pubbliche e private devastate
dal maltempo. La situazione più critica è nelle campagne: molti
centri sono ancora sotto la neve e si cerca il bestiame
sopravvissuto alla tormenta, anche se moltissimi capi,
soprattutto bovini, sono già morti nei giorni dell'emergenza.
Tanti i Comuni che dall'Ogliastra passando per la Barbagia e
fino al Mandrolisai hanno dichiarato lo stato di calamità
naturale: ora dovranno attivare le procedure per chiedere alla
Regione lo sblocco dei fondi per i loro territori. I disagi
permangono sul fronte della viabilità, con quattro strade
provinciali ancora chiuse: si tratta della 46 Oliena-Dorgali
all'altezza del ponte di Oloè - dal bivio su Gologone fino al
bivio con la Sp 38 - dove c'è stato un cedimento nel terrapieno
di accesso al ponte; della Sp 45, la vecchia Nuoro-Siniscola,
colpita da vari smottamenti; della provinciale che collega la
circonvallazione di Bitti con la statale 839 e della Sp 3, che
da Sant'Anna porta a Lula, per la presenza massiccia di detriti
sulla carreggiata.
Problemi anche anche sulla Sp 38 Bitti-Sologo, che collega
Lula, Bitti e Onanì con la statale 131 Dcn: qui al Km 13 e per
un centinaio di metri c'è il restringimento della carreggiata ad
una sola corsia per lo smottamento della sovrastruttura
stradale. "C'è ancora tanto da lavorare - conferma all'ANSA il
sindaco di Villagrande Giuseppe Loi - in montagna c'è ancora la
neve e alcuni capi di bestiame sono irraggiungibili, per non
parlare degli animali morti che sono centinaia. Per quanto
riguarda il mio territorio, posso dire che il patrimonio
zootecnico è stato dimezzato".
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