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Trova in casa bracciale epoca nuragica

Trova in casa bracciale epoca nuragica

Spedito in forma anonima all'associazione Nurnet a Cagliari

CAGLIARI, 12 gennaio 2017, 14:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un bracciale di epoca incerta, presumibilmente nuragica o addirittura pre-nuragica, è arrivato in un plico anonimo alla sede della Fondazione Nurnet-La Rete dei Nuraghi, a Cagliari. Il prezioso reperto archeologico in bronzo è stato spedito con una raccomandata accompagnata da una lettera scritta a mano. E' stato Antonello Gregorini, presidente dell'associazione impegnata a promuovere la civiltà nuragica e preistorica della Sardegna, a fare la piacevole scoperta, una volta aperto il pacco, e ha subito ha informato la Soprintendenza ed i Carabinieri.

Questa mattina è stato consegnato ai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Il reperto dovrà poi essere studiato dagli archeologi della Soprintendenza. Il donatore scrive di averlo trovato tra i ricordi di famiglia e che era in possesso dei suoi genitori dal 1956. 'E' un oggetto che appartiene alla comunità - scrive - non sono un trafficante né un tombarolo, tanto meno lo erano i miei genitori".

Nella lettera si fa riferimento alla zona di ritrovamento negli anni '50 del prezioso reperto, in un cantiere in Ogliastra tra Lanusei, Arzana e Ilbono. Gregorini spera che l'anonimo mittente si sia convinto che un oggetto del genere dovesse essere restituito alla collettività anche alla luce degli appelli lanciati da Nurnet per "restituire ciò che è di tutti". "Di forma ellittica, all'apparenza in bronzo, ricoperto di simboli in bassorilievo legati alla rigenerazione, al concetto di dea madre e di rinascita quotidiana, simboli che troviamo nelle Domus de Janas - spiega - nella parte bassa riporta 14 doppie v simili a grappoli d'uva, una doppia spirale di traverso e una serie di altre spirali".

L'apertura da cui verosimilmente veniva infilato il polso è di due centimetri. "Insieme alle misure complessive del bracciale, farebbe pensare ad un abbellimento realizzato per un bambino o per una donna esile, non certo per il polso di un forte, nerboruto e muscoloso guerriero". Ora la fondazione Nurnet si augura che questo gesto possa fungere da stimolo e lancia un appello: "Chiunque si ritrovi in casa un reperto non può far altro che restituirlo anche in forma anonima".

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