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Alluvione: crollo ponte, aperto processo

Alluvione: crollo ponte, aperto processo

Alla sbarra in sei. Sulla Olbia-Tempio morirono 3 persone

OLBIA, 07 dicembre 2016, 20:17

Redazione ANSA

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Si è aperto in tribunale a Tempio Pausania il processo per il crollo del ponte di Monte Pino, in Gallura, che provocò la morte di tre persone inghiottite dalla piena durante l'alluvione del 18 novembre 2013. A presiedere il dibattimento il gup Alessandro di Giacomo, che ha sostituito il collega Vincenzo Cristiano, ai domiciliari a Pozzuoli da alcuni giorni perché coinvolto in un'inchiesta della procura di Roma per corruzione.

Nella udienza si sono costituiti parte civile i parenti delle vittime e la Provincia di Sassari. Fra gli imputati principali, il progettista e direttore dei lavori della strada, l'ingegnere di Calangianus Giuseppe Muzzetto, di 71 anni, i tecnici della ex provincia Olbia-Tempio, Francesco Prunas ed il collega Pasquale Russo, di Olbia, e Graziano Sini, responsabile dell'ufficio manutenzioni della ex Provincia gallurese. Alla sbarra anche Giuseppe Mela, di 64, tecnico della Provincia di Sassari, e Antonio Zuddas, l'ingegnere che nel 1991 stilò un collaudo tecnico della strada.

Nel crollo del ponte morirono Bruno Fiore, di 68, la moglie Sebastiana Brundu, di 61, e la consuocera Maria Loriga, di 54: finirono con il fuoristrada all'interno del cratere formatosi sotto la strada provinciale 38.

La Olbia-Tempio venne realizzata nel 1983 dall'impresa romana "Alessandro Rossi spa" che doveva completare una serie di opere viarie commissionate dalla Provincia di Sassari, negli anni si erano, però, resi necessari diversi interventi a causa di problematiche al manto stradale. Nel novembre 2013 la strada di Monte Pinu franò dopo il violento nubifragio che devastò l'intera Isola. Il processo è stato rinviato all'aprile 2017.

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