"Con la clausola di supremazia
nazionale prevista dalla riforma costituzionale il Governo è
pronto a realizzare in Sardegna il deposito delle scorie
nucleari. Il silenzio su questo scellerato progetto è il
preludio al blitz che si sta preparando a Roma se dovesse
malauguratamente essere approvata questa nefasta riforma". A
lanciare l'allarme è il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha
chiuso davanti al polo industriale di Ottana la campagna del
Comitato sardo per il No al referendum.
"E' tutto pronto - attacca l'ex governatore - comprese le
imprese che stanno già operando segretamente al progetto del
sito nucleare da ubicare nella piana di Ottana. Il piano - svela
il parlamentare sardo - vede impegnata in prima linea Invitalia,
braccio del ministero dello Sviluppo economico che ha di fatto
preso in carico l'individuazione delle aree nella piana di
Ottana necessarie alla realizzazione del deposito unico. Una
strategia insediativa che si fonda su due presupposti: povertà
sociale e inquinamento ambientale", denuncia Pili.
"Un piano demenziale che ha l'avallo - spiega il deputato -
dello sciame sismico che ha attraversato e sta attraversando il
centro Italia. Su quel presupposto il Governo attende di poter
applicare la clausola di supremazia nazionale contenuta
all'articolo 117 comma 4 che qualora dovesse essere approvata
entrerà in vigore immediatamente anche per la Sardegna". Secondo
Pili, infatti, "l'unico obiettivo di questa pseudo riforma è
quello di far decidere tutto a Roma, a partire dal deposito
delle scorie nucleari. La clausola di supremazia nazionale è un
vero e proprio cavallo di troia per annientare lo statuto
speciale e mettere le mani sulla Sardegna".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA