Dare all'azienda ospedaliera di Sassari, che nasce con una dotazione di 900 posti letto e 2.500 dipendenti, una nuova identità, basata su un modello organizzativo che tenga conto del processo di incorporazione delle due realtà da cui è costituita, il Santissima Annunziata e le cliniche universitarie di San Pietro.
Non solo. Garantire a Sassari e al territorio un ospedale da terzo millennio, ottimizzando l'investimento da 200 milioni di euro previsto dalla Regione per la creazione di una struttura d'eccellenza. Infine, assicurare ai cittadini del Nord Ovest Sardegna una organizzazione perfettamente rispondente alle necessità e ai modelli sanitari più evoluti.
Sono gli obiettivi dichiarati dal nuovo direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, Antonio D'Urso. Nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare il nuovo direttore amministrativo Lorenzo Pescini, manager fiorentino con alle spalle significative esperienze in tema di amministrazione di realtà ospedaliere complesse, e quello sanitario, Nicola Orrù, che già a Oristano ha ricoperto lo stesso ruolo, il nuovo manager dell'ospedale unico di Sassari ha indicato le priorità che l'azienda intende perseguire già a partire dai primi cento giorni.
"Vogliamo firmare subito i contratti necessari per avviare entro i primi mesi del prossimo anno le demolizioni e i lavori per la realizzazione del materno infantile - annuncia D'Urso - la creazione di una struttura adeguata alle esigenze dei tempi e dell'utenza è certamente una priorità". Ma, secondo il direttore generale, ancora più urgente è "l'introduzione di un modello che si adegui a un modo di fare sanità che non può essere più quello degli anni o dei decenni scorsi", come spiega per annunciare l'attivazione a stretto giro di posta dei servizi di preospedalizzazione e il Day Surgery. "Tutto questo - sottolinea D'Urso - avverrà in perfetta sintonia con il management dell'azienda sanitaria unica, con Fulvio Moirano c'è perfetta unità di intenti".
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