Stop al "business
sull'accoglienza dei migranti" con una legge che introduce
l'obbligo di rendicontazione delle spese effettuate dalle
associazioni o cooperative che gestiscono le strutture. Oggi,
infatti, una norma del 1995, nata sull'emergenza degli sbarchi
dall'Albania, prevede "solo un contributo pro-capite e pro-die,
commisurato alla sola presenza dei migranti". Dopo la
presentazione in Toscana, Fratelli d'Italia prosegue il tour
delle regioni in Sardegna ufficializzando la proposta di legge
nazionale "tagliabusiness immigrati", sostenuta anche da Forza
Italia e Partito Sardo d'Azione. Inoltre sarà avviata anche una
raccolta di firme a sostegno della legge.
"La situazione è fuori controllo e con dati preoccupanti -
attacca Paolo Truzzu di Fdi - nell'ultimi due anni sono sbarcati
in Sardegna circa 15.000 immigrati e secondo i dati della Giunta
ne sono presenti circa 6.200: dove sono andati tutti gli altri?
La nostra proposta vuole dare innanzitutto regole".
Giovanni Donzelli, consigliere regionale Fdi in Toscana,
spiega che "se i vestiti per i migranti vengono donati dalla
Caritas o se i pasti vengono pagati meno, le cooperative
percepiscono comunque tutti i soldi per l'accoglienza".
Secondo Stefano Tunis di Fi, occorre avere "la capacità di
accogliere bene queste persone e non è secondario il ruolo
svolto dalle associazioni che devono avere un alto livello etico
ed essere trasparenti in ogni momento". Il coordinatore
regionale Fi, Ugo Cappellacci, rimarca che "l'opposizione non
cavalca la protesta ma fa proposte per la trasparenza, la
legalità e nel rispetto di queste persone".
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