Il quarto salone dell'innovazione in Sardegna, Sinnova 2016, apre il primo degli appuntamenti che da qui ad un mese saranno accolti nei rinnovati spazi della ex Manifattura tabacchi di Cagliari, che ospiterà la fabbrica della creatività dove la cultura, dal teatro al cinema, troverà un legame con il digitale. In questo contesto Sinnova, in programma da giovedì 6 a venerdì 7 ottobre, vedrà 134 aziende sarde, 67 delle quali operanti nell'Ict, nove nel turismo, sette nell'energia, cinque nella biomedicina e quattro nell'agrifood. Lo scorso anno le start up erano 20, mentre quest'anno se ne contano 44.
Sui 6.200 metro quadrati disponibili, Sinnova ne utilizzerà circa 5.500: le imprese troveranno spazio nel piano terra, mentre nel piano superiore ci saranno le istituzioni. Ma Sinnova non sarà solo esposizione, ma anche Fab lab che significa esempi di realtà aumentata e scanner 3d, applicati anche all'agrifood, e 26 incontri tra tavole rotonde e workhop.
"Uno degli handicap della Sardegna è la mancanza di connessione - ha detto l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci - dobbiamo favorire le connessioni arricchendo questa strategia con le potenzialità offerte dalle multinazionali che arrivano nell'Isola. Non dobbiamo neanche dimenticare che le nuove imprese che si localizzano in Sardegna non pagano l'Irap per cinque anni".
L'assessore dell'Industria, Maria Grazia Piras, ha ricordato il ruolo "strategico dell'internazionalizzazione per dare supporto alla sviluppo ed alla crescita della Sardegna".
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