Il 13 settembre si avvicina e i lavoratori dell'Alcoa avranno anche il sostegno dei parlamentari sardi. In vista del vertice di martedì al Mise con le istituzioni, per il futuro dello stabilimento, i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici del Sulcis hanno incontrato deputati e senatori negli uffici della Camera del Lavoro a Carbonia. Fra gli altri, Mauro Pili (Unidos), Andrea Vallascas (M5S), Emanuele Cani e Ignazio Angioni (Pd).
Tutti d'accordo su un punto: è necessario arrivare a una soluzione, in un verso o nell'altro. Il Governo, cioè, dovrà dare una risposta sulle reali intenzioni di Glencore, la multinazionale svizzera dell'alluminio interessata a rilevare lo smelter di Portovesme, soprattutto dopo che Alcoa stessa ha annunciato che entro il 2016 comincerà la dismissione degli impianti dello stabilimento.
Tutti d'accordo, i parlamentari, ma ognuno con una sua idea su come affrontare il futuro. Se per Pili il governo dovrebbe intervenire sulla vertenza con un decreto, alla stessa stregua di quanto fatto per l'Ilva di Taranto, Vallascas pone la questione di quanto sia effettivamente strategica la produzione di alluminio per uno sviluppo effettivo del Sulcis, mentre il Pd rispetta la linea mantenuta da Regione e Governo.
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