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Calcio:Cagliari presenta ultimi acquisti

Calcio:Cagliari presenta ultimi acquisti

Primo incontro con i giornalisti dopo passaggio in rossoblù

CAGLIARI, 08 settembre 2016, 20:42

Redazione ANSA

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"Ho segnato un gol contro il Cagliari due anni fa: spero di farmi perdonare dai tifosi segnando qualche rete per loro". Parola di Panagiotis Tachtsidis, classe 1991, appena arrivato in rossoblù. Pronto per l'esordio? "Sto bene - dice incontrando i giornalisti in un hotel del capoluogo sardo - cinque minuti o novanta, io non vedo l'ora, ma sono a disposizione del mister, pronto a fare quello che mi chiede".

Prime impressioni sul Cagliari? "Finora non è stato fortunato - spiega - poteva vincere sia con il Genoa, sia con la Roma". Caratteristiche personali: "Nasco come trequartista - racconta - ma poi ho imparato a giocare davanti alla difesa. Penso di saper leggere i tempi di gioco, ma con la mia stazza fisica c'è qualche problema con la velocità, ci sto lavorando sopra". Tachtsidis era seguito dai rossoblù dai tempi di Zeman: "finalmente - sospira - sono qui".

Luca Bittante, 1993, è invece una vecchia conoscenza dell'allenatore Massimo Rastelli. "Ritrovo il mister dopo tre anni importanti ad Avellino - conferma il giocatore - Un tecnico con molto carattere: in B eravamo dati per spacciati, invece abbiamo rischiato di salire in A. A Cagliari ho ritrovato un allenatore cresciuto sotto tanti aspetti". Esterno di difesa, ma su quale fascia? "Il mio piede è il destro - sottolinea - ma me la cavo anche con l'altro: ad Avellino ho sempre giocato a sinistra". Primo giudizio sul Cagliari: "Grande serietà e progetti. In una squadra così forte, ci sono tutti i presupposti per fare bene".

GIULINI, GABIGOL IL MIO SOGNO PROIBITO - "Gabigol? Capozucca me lo aveva segnalato due mesi fa. Ma per le nostre casse era un'operazione impossibile". L'attaccante brasiliano è stato il sogno proibito - e subito messo da parte - del presidente del Cagliari Tommaso Giulini. "Ma sono contento che sia stato acquistato dall'Inter - si consola - farà molto bene: è fortissimo". A parte le imprese troppo difficili, Giulini è comunque soddisfatto del mercato del Cagliari. "La trattativa che mi ha entusiasmato di più è stata quella per Bruno Alves - confessa - diretta, senza procuratore.

Il suo arrivo ha fatto da volano agli altri acquisti: dopo il suo sì per gli altri è stato difficile dire di no". Il Cagliari questa estate ha inseguito anche Donati. "Ma ci siamo fermati quando la sua società lo ha dichiarato incedibile", svela il presidente. Mati Fernandez? "Un episodio che mi fa tristezza - commenta - ma alla fine penso che poi le cose siano andate meglio per il Cagliari". Il riferimento è alla trattativa sfumata all'ultimo con la Fiorentina (il giocatore è passato al Milan al fotofinish) e all'acquisto di Tachtisdis: "Stava per andare allo Standard Liegi - raccontato Giulini - ma poi chi ha detto che alla fine non avremmo preso tutti e due? Vi lascio con il dubbio".

Borriello? "Speravamo che fosse in forma ma non era scontato - spiega - è stata la conferma che ci troviamo di fronte a un grande professionista". Primi bilanci. "Il campo ci ha restituito quello che abbiamo meritato - chiarisce - è successo in questi primi due anni e la storia si è ripetuta in queste prime due partite: con il Genoa, a parte il palo, a guardare tutta la partita hanno meritato loro.

C'è da dire che avevamo diverse assenze e che così era difficile giocare a viso aperto, in quel campo sarà dura per tutte. Con la Roma abbiamo sicuramente meritato il pareggio. Andiamo avanti: speriamo di meritarci ora una vittoria". Caratteristiche di Giulini? "Passione sicuramente e perseveranza - dice - dopo il primo anno qualcun altro avrebbe potuto pensare di mollare tutto. Io non l'ho fatto". Europa? "Ora è impossibile - taglia corto - ma con gli anni non si sa mai: perché rinunciare ai sogni? Oggi no: il nostro obiettivo è una tranquilla salvezza". Giulini ha poi ringraziato i tifosi per gli abbonamenti, oltre settemila, e per la generosità: "Per i terremotati - ricorda - sono stati raccolti per la Croce rossa 12mila euro con le magliette messe all'asta".

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