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Disabile picchiato: aggressore indagato

Disabile picchiato: aggressore indagato

E' un sassarese di 27 anni che conosceva la vittima di Olbia

OLBIA, 18 luglio 2016, 20:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Noi chiediamo solo giustizia per mio fratello, siamo in una fase di attesa, ma abbiamo fiducia nelle istituzioni e andiamo avanti a testa alta". Così Manuel Isoni, fratello e amministratore di sostegno di Luca, il disabile di 37 anni, di Olbia, picchiato davanti ad una discoteca a San Teodoro e ripreso dalla telecamera di un telefonino.

L'aggressione ha fatto il giro dei social e grazie al video il responsabile, un 27enne sassarese con precedenti specifici, è stato riconosciuto e denunciato. Gli inquirenti sono ora alla ricerca del resto del gruppo di sei giovani, tra cui tre donne, che hanno assistito al pestaggio senza intervenire e aiutare Luca.

"Quella di oggi è stata una lunga giornata", confessa all'ANSA Manuel Isoni dopo aver trascorso molte ore in Procura a Nuoro. "Luca - spiega l'avvocato della famiglia, Nicola di Benedetto - è stato risentito dal magistrato che si occupa dell'inchiesta, un interrogatorio lungo, quasi tre ore, dove si è cercato di ricostruire la vicenda, l'intera giornata e alcuni antefatti poco chiari".

"Ci sono passaggi che a Luca, essendo stato brutalmente aggredito, sfuggono, altri che invece affiorano lentamente nella sua mente. La cosa che più mi ha impressionato in questa triste vicenda - dice il legale - è stato scoprire che l'aggressore di Luca fosse un suo amico, per questo il pestaggio è stato totalmente imprevisto e inaspettato. Ora attendiamo ora che la Procura faccia i suoi passi, ci aspettiamo sia fatta giustizia".

RESPONSABILE IDENTIFICATO E DENUNCIATO - E' stato individuato e denunciato B. A., di 27 anni, sassarese, responsabile della violenza ai danni del disabile Luca Isoni, di 37, olbiese, picchiato davanti a una discoteca di San Teodoro all'alba di domenica 10 luglio e la cui aggressione, filmata e postata su Facebook, è diventata un caso nazionale. Anche il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ha visto il filmato ed ha chiesto "giustizia" per quanto accaduto.

A nulla, al momento, sono valse le scuse dell'aggressore che sul suo profilo Facebook ha scritto: "Come pubblicamente è stato il male, sarà anche il bene, perciò chiedo umilmente scusa al ragazzo a cui ho fatto del male, sottolineo non è un invalido, e che l'accaduto non è privo di motivazioni se pur ugualmente ingiustificabile. Scusa alla mia famiglia e scusa agli amici e non, che hanno dovuto vedere questo video". Il post è stato dapprima rimosso poi il profilo è stato defintivamente chiuso.

I carabinieri di Olbia, guidati dal comandante Alberto Cicognani, grazie al video e al racconto della vittima, hanno ricostruito quanto accaduto nella notte fra sabato e la mattina successiva in un parcheggio vicino alla discoteca La Luna, a San Teodoro, dove Isoni, che conosceva il suo aggressore con il quale sarebbe arrivato in discoteca, dopo il pestaggio è stato lasciato a terra, mentre un gruppo di persone, forse sei, tra queste anche tre ragazze, osservava e filmava il pestaggio. Nessuno, però, lo ha aiutato.

Sono stati invece i proprietari della discoteca a soccorrere il ferito e a chiedere l'intervento dell'ambulanza del 118 che lo ha trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale di Olbia in cui gli sono stati assegnati 45 giorni per un trauma cranico e alcune fratture. Isoni in un primo momento aveva raccontato al fratello di essersi fatto male cadendo dalla moto; i suoi familiari, però, alcuni giorni dopo hanno scoperto la verità dopo aver visto il filmato sui social network.

E' scattata quindi la denuncia presentata ai carabinieri di Olbia venerdì scorso e l'avvio delle indagini che hanno portato all'individuazione dell'aggressore. Sono ancora in corso accertamenti per individuare tutte le persone che hanno assistito al pestaggio.

INDAGINI COPERTE DA SEGRETO - "Le indagini sono coperte da segreto istruttorio sino a quando la Procura non le avrà chiuse". Così il comandante del Reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, Alberto Cicognani, all'indomani della denuncia del 27enne sassarese, B.A., per la brutale aggressione al disabile Luca Isoni, 37 anni, olbiese, picchiato nel parcheggio di una discoteca a San Teodoro.

"Al di là di quanto dichiarato dalle due parti e dall'evidenza del video - sottolinea il comandante Cicognani - le indagini sono volte a ricostruire quanto realmente accaduto". Un corposo fascicolo, contenente tutti gli elementi sin qui raccolti, è stato inviato alla Procura di Nuoro, competente per territorio.

PARTE CIVILE, PER NOI LESIONI DOLOSE GRAVI - "Dalla visione del filmato e dalla prima ricostruzione dei fatti, l'imputazione che ci aspettiamo come parte civile è quella di lesioni dolose gravi aggravate dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi. Ma spetta alla Procura di Nuoro formalizzare l'accusa, noi attendiamo che la giustizia faccia il suo corso".

A parlare delle possibili contestazioni al sassarese di 27 anni denunciato per l'aggressione al disabile di Olbia, il 37enne Luca Isoni, è l'avvocato della vittima, Nicola di Benedetto. "A mio avviso - spiega il legale - l'autore dell'aggressione potrebbe essersi macchiato del reato di lesioni dolose gravi, a cui si dovrebbe sommare l'aggravante della premeditazione: dalle immagini, infatti, si vede il 27enne avvicinarsi alla vittima e solo in quell'istante inizia la registrazione che riprende il pestaggio.

Non solo. Si profila anche la crudeltà - sottolinea l'avvocato - perché il sassarese infierisce sulla vittima anche quando questa era a terra, indifesa. Ci sono poi i futili motivi: ad oggi non si comprende cosa abbia scatenato questa violenza, posto che Isoni si fidava di quel ragazzo, con il quale la sera prima era uscito. In ultima analisi - conclude il legale - c'è l'omissione di soccorso, in quanto Luca è stato lasciato a terra ferito".

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