Dai bronzetti alle navicelle
nuragiche. Sino alla Dea madre. I reperti, anche se si tratta
delle copie, possono essere non solo visti ma essere presi in
mano, toccati e accarezzati. Museo archeologico di Cagliari
sempre più "liquido". In grado cioè di adattarsi alle diverse
tipologie di utenti: pronto un nuovo percorso tattile per tutti
i visitatori, disabili e non. Per questo sono state realizzate
delle repliche fisiche fedeli dei reperti più prestigiosi, e
anche più delicati, attraverso l'impiego di acquisizione,
elaborazione e stampa 3D. Decisiva per questa svolta la
collaborazione tra Museo, Crs4 e Sardegna Ricerche. Non solo: ci
sono anche i video che spiegano la storia antica della Sardegna
con il linguaggio dei segni. E poi pannelli con ciotole,
scodelle e vasi in rilievo per rendersi conto, con le mani, di
dimensioni e consistenza. Le novità sono state illustrate dal
direttore del museo Donatella Mureddu e dal direttore del polo
museale Giovanna Damiani.
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