Crescono in Sardegna le violenze sessuali, le percosse e le lesioni dolose ai danni delle donne. Lo spaccato è emerso oggi in Prefettura a Cagliari nel corso della Conferenza provinciale permanente sul fenomeno della violenza di genere, presieduta dal prefetto Giuliana Perrotta, con un focus sull'incidenza dei delitti commessi sulle donne rispetto al numero totale. Presenti, tra gli altri, l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, i rappresentati delle forze dell'ordine e dei centri antiviolenza.
Sono stati presi in esame i dati dal 2013 ai primi cinque mesi del 2016. Nell'Isola lo scorso anno sono stati commessi 51.478 reati, di cui 15.549 nei confronti di donne con una incidenza del 30,21%. L'anno precedete erano stati 16.683. Nei primi sei mesi dell'anno in corso su 16.440 delitti, 4.840 hanno visto vittime le donne (29,44%) mentre a livello nazionale su 954.362 reati, 328.066 (34,38%) sono stati commessi sulle donne. Se il dato complessivo è in calo, cresce quello di alcuni reati specifici.
Negli ultimi cinque mesi le violenze sessuali hanno avuto un'incidenza dell'85,29% a livello regionale e dell'80,95% nel cagliaritano, discorso analogo per le percosse (49,58% nell'Isola, 51,92% a Cagliari) e le lesioni dolose (34,14% nell'Isola, 37,77 nel capoluogo). Il Prefetto ha proposto una serie di iniziative per arginare il fenomeno. "Bisogna a agire su diversi fronti: prevenzione, formazione, comunicazione, educazione e tecnologia - ha spiegato Giuliana Perrotta - Creare una rete tra istituzioni, forze dell'ordine e centri antiviolenza".
Non solo: il Prefetto propone anche una App per smartphone con cui le donne possono segnalare l'eventuale emergenza alle forze di Polizia o ai centri antiviolenza, indicando anche la posizione in cui si trovano. Una App simile a quella ideata dalla Fondazione donna di Milano. "La nostra idea è quella di creare un progetto condiviso - ha sottolineato Perrotta - Un progetto per agire in rete, per creare un sistema più efficace di intervento". L'idea è piaciuta all'assessore Arru. "Accolgo la proposta di creare una cabina di regia unica - ha confermato l'esponente della Giunta Pigliaru - per avviare un percorso che possa produrre cambiamenti di comportamento e prevenzione. Un tavolo che riguardi tutta la Regione".
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