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Pili,ruspe nel sito protetto Capo Frasca

Pili,ruspe nel sito protetto Capo Frasca

Deputato Unidos denuncia sbancamenti area archeo-naturalistica

CAGLIARI, 26 giugno 2016, 13:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ruspe di stato scavano da settimane indisturbate dentro il poligono di Capo Frasca, nell'oristanese. Sbancamenti imponenti in un'area protetta sotto ogni punto di vista. Trincee di decine di metri. Piramidi nere piene di carcasse di missili e rifiuti di ogni genere. Macchia mediterranea cancellata. E soprattutto ruspe in azione su un'area archeologica dove emergono frammenti e reperti antichi", lo ha denunciato il deputato di Unidos Mauro Pili che ha pubblicato nelle sue pagine Facebook un dossier fotografico ed ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica.

"Più che un appalto di bonifica appare un lavoro con un solo obiettivo: radere tutto al suolo, portando via anche la terra", ha sottolineato il deputato secondo il quale "i progetti e i piani di intervento non richiamano nemmeno un ufficio regionale. Nessuna trasmissione di documenti alla forestale o alla soprintendenza appare nell'unico cartello affisso in un box in piena collina. E del resto nessuno avrebbe potuto autorizzare quella devastazione naturalistico ambientale dentro un Sic, un Sito di interesse comunitario delimitato da un decreto nazionale e approvato dalla Commissione Europea".

In quell'area, ha precisato Pili "bisogna operare con i guanti di velluto proprio per la sensibilità ambientale imposta dal piano di gestione dello Stagno di Corru s'Ittiri che comprende l'intero poligono militare. Nelle prossime ore presenterò in Procura un esposto perché la magistratura valuti l'entità del disastro ambientale e archeologico. Da sempre si è a conoscenza che proprio quell'area è oggetto di ritrovamenti archeologici di varia natura e di diverse epoche, da quella nuragica, passando per quella fenicia e romana. Gli archeologi sostengono che quell'area sia una vera e propria miniera archeologica vietata da sempre, ma con importanti ritrovamenti".

AERONAUTICA, "LAVORI AUTORIZZATI" - L'attività di bonifica nel sito di Capo Frasca, nel poligono oristanese, "è stata avviata solo a valle dell'acquisizione delle autorizzazioni previste per legge, nello specifico l'autorizzazione paesaggistica e la Valutazione di Incidenza Ambientale, trattandosi di area Sic", così risponde l'Aeronautica militare (Ami) alle accuse, del deputato di Unidos Mauro Pili, sui danneggiamenti operati con ruspe nel sito archeo-ambientale.

"Sono stati coinvolti ed informati gli Enti Locali, il comune di Arbus, la Provincia e la Regione, oltre alla Sopritendenza ai beni paesaggistici, la Soprintendenza ai beni Archeologici ed il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale - ha sottolineato l'Ami -. Le Imprese appaltatrici sono in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge ed impiegano per lo più maestranze sarde. A seguito del ritrovamento in corso d'opera dei reperti archeologici, le attività di scavo sono state immediatamente sospese ed è stata interessata la Soprintendenza per i Beni Archeologici che, dopo un sopralluogo, ha richiesto di coprire i ritrovamenti con un telo. Al termine dell'attività l'area interessata sarà ripristinata sotto l'aspetto ambientale con la ripiantumazione di essenze autoctone, secondo quanto previsto dal progetto approvato dalle autorità competenti".

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