Oltre 80 film, musica, pittura, incontri con autori, registi, produttori e attori, l'animazione di alcuni spazi pubblici del centro cittadino ed il coinvolgimento del carcere di Sassari. Dal 27 giugno al 2 luglio torna Sardinia Film Festival, il premio internazionale per cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari. Da via Torre Tonda a piazza Tola, passando per palazzo Ducale e la sala Duce, il festival invaderà Sassari con le proiezioni allestite in collaborazione con uno dei partner internazionali, l'Edinburgh short film festival di Edimburgo.
Giovani filmakers provenienti da tutto il mondo racconteranno la realtà attraverso temi impegnativi come il terrorismo, lo stalking, il femminicidio ma con una originalità propria del cortometraggio e della giovinezza. La giuria dell'undicesima edizione sarà composta dal regista Salvatore Mereu, Manuela Buono della casa di distribuzione Slingshot Films, il presidente del Festival di Edimburgo, Paul Bruce. Ci saranno poi le giurie dell'Accademia di Belle Arti, di Scienza della comunicazione e della Federazione italiana dei circoli del cinema.
Ma soprattutto una giuria composta dai detenuti del carcere di Bancali visionerà i film e ne premierà uno. Sardinia Film Festival sarà l'occasione per Sassari di ospitare la personale "Filmofrenico. Iconografia filmica e immaginario", dell'artista livornese Maz Mazzoli, curata dal critico Stefano Resmini. "Il festival rappresenta il fiore all'occhiello dell'offerta culturale della città", ha commentato il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, in occasione della presentazione avvenuta a palazzo Ducale.
"È attraverso occasioni del genere che Sassari si rende accogliente e ospitale - aggiunge il sindaco - queste manifestazioni contribuiscono a rafforzare l'idea di una città turistica". Per l'assessore comunale della Cultura, Raffaella Sau, "aumenta il livello e aumentano le aspettative che ci spingono a collaborare alla realizzazione di questa manifestazione". Come ha spiegato l'organizzatore e direttore artistico, Carlo Dessì, "il Festival ha cercato anche quest'anno di plasmarsi sul materiale a disposizione, che ci permette di raccontare il mondo nella sua complessità".
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