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Fisco:piccole imprese Sassari tartassate

Fisco:piccole imprese Sassari tartassate

Osservatorio Cna, reddito di 50mila euro si riduce a 16.964

CAGLIARI, 05 maggio 2016, 10:19

Redazione ANSA

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Sassari è la città più tartassata dell'Isola. È al 14/o posto in Italia con una pressione fiscale del 66,1%: così un reddito d'impresa di 50 mila euro al netto delle tasse si assottiglia a 16.964. In poche parole: un imprenditore sassarese lavora dall'1 gennaio al 29 agosto per pagare il fisco. Seguono Olbia al 33/o posto con il 63,1%, Cagliari 62,2%, Nuoro al 60,5%, Oristano al 58,4%. Iglesias e Carbonia vantano invece la minor pressione fiscale.

I dati nelle città sarde sono contenuti nel Rapporto 2016 dell'Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola impresa curato dal Centro studi e dal Dipartimento politiche fiscali dell'associazione artigiana che ha misurato la pressione fiscale di 124 città italiane, tutti i capoluoghi di Regione e di Provincia. Il riferimento è a un'azienda italiana tipo: un'impresa manifatturiera individuale con cinque dipendenti, un laboratorio, un negozio e un reddito di 50 mila euro l'anno. Per questa tipologia di impresa è stato calcolato il Total Tax Rate (il prelievo totale delle amministrazioni pubbliche sul reddito) e sono state determinate le variazioni del carico fiscale dal 2011 al 2016.

La maglia nera spetta a Sassari: con una decurtazione di 2.826 euro se si confronta il dato con il 2011. A Olbia rimarranno, invece, 18.464 euro con una decurtazione di 1.310 euro. A Cagliari all'imprenditore o all'artigiano che avrà pagato fino all'ultimo euro al Fisco resteranno 18.916 euro con decurtazione di 1.781 euro. A Nuoro 19.774 euro (-1.406 euro). A Oristano resteranno 20.835 euro (-353 euro). A Iglesias rimarranno 21.776 euro (aumento di 371 euro rispetto al 2011). Infine ad un artigiano o imprenditore di Carbonia rimarranno 22.344 euro (aumento di 330 euro rispetto al 2011).

"I dati - dichiarano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu rispettivamente presidente e segretario regionale Cna. - evidenziano come anche sulle piccole imprese sarde il livello della pressione fiscale rimanga insostenibile e confligga con lo sforzo che le aziende stanno compiendo per superare l'eccezionale condizione di difficoltà economica che affligge il tessuto produttivo".

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