La notizia della marcia indietro del Governo sulla chiusura della Prefettura, anticipata dal segretario provinciale della Uil Angelo Medde già venerdì pomeriggio e ufficializzata ieri dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, è stata accolta a Oristano con grande soddisfazione, ma non mancano gli inviti alla prudenza da parte dei protagonisti della mobilitazione che in questi mesi di sono spesi per salvare un presidio importante per il territorio.
Il sindaco Guido Tendas si dice comunque ottimista. "Certo, dobbiamo aspettare l'approvazione dell'emendamento ma il fatto che lo abbia presentato il ministro dell'Interno ci lascia ben sperare e sono convinto che andrà tutto bene", ha commentato stamattina ringraziando tutti quelli che si sono impegnati per ottenere questo primo risultato. Più prudente la segretaria provinciale della Cisl Federica Tilocca. "Sembra che il pericolo sia scampato, ma non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a vigilare", avverte.
Roberta Manca, leader della Cgil, sottolinea che la conferma della Prefettura è un buon segnale per evitare a cascata la scomparsa di tanti altri presidi dello Stato con pesantissime conseguenze sull'economia del territorio. Parla di risultato raggiunto l'unico parlamentare espresso dalla provincia di Oristano, la deputata del Pd Caterina Pes. "Merito - spiega - della battaglia di tutto il territorio ma anche del pressing sul governo e in particolare sui ministri Alfano e Madia".
Tuttavia la mobilitazione a Oristano prosegue. Nei confronti dello Stato, per salvare il Tribunale che la commissione Vietti vorrebbe chiudere assieme alla sezione staccata della Corte d'Appello di Sassari, e anche nei confronti della Regione, che invece minaccia di tagliare l'Azienda sanitaria locale e nicchia sulla richiesta del sindaco Tendas di spostare nella città di Eleonora la sede dell'assessorato all'Agricoltura.
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