Con l'operazione scattata questa mattina all'alba, la Polizia di Stato ha sgominato una banda di trafficanti sardo-albanese che riforniva di cocaina ed eroina la Costa Smeralda. Eseguiti otto provvedimenti cautelari per traffico di stupefacenti e intercettata parte della droga destinata al mercato del nord est dell'Isola, mezzo chilo in tutto, un carico che sul mercato avrebbe fruttato circa 80mila euro.
L'operazione, ribattezzata "pizza a spicchi" perchè la banda, intercettata, si esprimeva così per camuffare il ritiro della droga destinata al dettaglio, è stato condotta dagli agenti del commissariato di Porto Cervo, guidati dal dirigente Fabio Scanu, e coordinata dal pm della Procura di Tempio Angelo Beccu. Secondo gli inquirenti - che hanno illustrato i dettagli in conferenza stampa - a tirare le fila del traffico erano Massimiliano Masala e la sua compagna Barbara Azzena, di 50 e 44 anni, entrambi residenti nella frazione S. Pantaleo di Olbia.
Per farlo si avvalevano dell'albanese Dashmir Hoxha, 40 anni, titolare di una dita di pulizie a Olbia. Tutti e tre sono stati arrestati. Ai domiciliari sono invece finiti Alessandro Proietti, romano 38enne residente ad Arzachena, Stefano Chianese, 48 anni campano domiciliato a Olbia, e una terza persona di 37 anni di cui non sono state fornite le generalità per esigenze investigative. Per altri due indagati, di 39 e 43 anni, è stato disposto l'obbligo di dimora.
Le indagini sono partite all'inizio del 2015 seguendo i movimenti di alcuni volti noti nel mondo della droga. Una volta ottenuto il carico, la coppia di San Pantaleo si serviva in particolare del terzetto, ora agli arresti domiciliari, per vendere cocaina e eroina al dettaglio. "Una significativa operazione antidroga che ha fatto luce su un gruppo molto attivo - ha sottolineato il pm Beccu - questo dimostra che il nostro impegno è massimo per contrastare il traffico degli stupefacenti".
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