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Carico bombe lascia Sardegna su nave

Carico bombe lascia Sardegna su nave

Denuncia Pili, nuova spedizione 1000 ordigni dopo cargo aereo

CAGLIARI, 21 novembre 2015, 18:23

Redazione ANSA

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Pili, bombe - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pili, bombe - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pili, bombe - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuova spedizione di bombe dalla Sardegna alla Penisola con una nave partita da Olbia nella notte, il carico di 1000 ordigni Mk83 segue quelli dei giorni scorsi su un cargo aereo dall'aeroporto di Elmas. E' la denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili, nel suo profilo facebook.
"L'ennesimo illegale carico di bombe ha lasciato la Sardegna durante la notte. Questa volta il carico di morte ha attraversato da sud a nord l'Isola, lungo la Statale 131 e poi la diramazione verso Olbia, nel tentativo di sfuggire ai riflettori dell'aeroporto di Cagliari. Quattro tir con i simboli dell'esplosivo, scortati da sicurezza privata, affidati a un fornitore globale di trasporto tra i più grandi hanno raggiunto il porto di Olbia. Nei tir 1.000 bombe, ennesima fornitura destinata all'Arabia Saudita", ha spiegato Pili sul trasporto "partito ieri alle 14 dallo stabilimento di Domusnovas (Carbonia-Iglesias) per giungere alle 19 al Porto di Olbia dove il carico di bombe alle 22 ha lasciato l'Isola con un cargo diretto a Piombino". "Si tratta delle micidiali bombe Mk83 prodotte dallo stabilimento tedesco a Domusnovas - ha spiegato Pili-. Bombe vietate dall'Onu e la cui compravendita è vietata persino dalle norme italiane. E' la destinazione ad essere sotto accusa, a partire dall'Onu. Le stesse bombe hanno, infatti, già provocato la morte di oltre 400 bambini nello Yemen dove l'Arabia Saudita sta conducendo un vero e proprio attacco distruttivo che sta devastando le popolazioni civili. Tutto questo traffico di morte dalla Sardegna sta avvenendo con l'avallo del governo italiano, prima con il parere contrario al mio ordine del giorno dei giorni scorsi per bloccare l'operazione di Cagliari e poi con le dichiarazioni del ministro della Difesa Pinotti. A tutto questo - ha aggiunto Pili - si aggiunge che questo acquisto, condannato personalmente dal numero uno dell'Onu, è stato avallato dal governo americano che ha dato il suo via libera al rifornimento di armi all'Arabia saudita. Il 16 novembre scorso a Washington il Dipartimento di Stato ha adottato una decisione che approva la vendita al governo dell'Arabia Saudita di munizioni aria-terra ed equipaggiamento associato, parti e supporto logistico per un costo stimato di un miliardo e 290 milioni di dollari. A pochi giorni dal visto americano - ha concluso - è stato dato il via libera all'operazione di trasbordo di 2000 bombe Mk83 dalla Sardegna".

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