È stata la nota più lieta della prima stagionale. In una squadra ancora in rodaggio, e nonostante sia in ritardo di preparazione rispetto agli altri a causa di qualche piccolo acciacco in precampionato, Joe Alexander ha già fatto capire di che pasta è fatto. Classe cristallina, tecnica straordinaria, fisico esplosivo, nella prima battaglia della regular season - in cui Sassari si è imposta su Cremona dopo un supplementare - ha mostrato di avere anche un grandissimo carattere.
Joe Alexander, il nuovo "Superman" biancoblu, 29 anni, ala di 203 centimetri e 102 chili, contro la Vanoli è stato devastante, chiudendo con 21 punti e 10 rimbalzi. "Sono contento della mia prestazione, ma soprattutto che la squadra abbia vinto", è la sua valutazione. "Il calore del pubblico mi ha dato un'energia pazzesca", confida Alexander, che prima di approdare a Sassari ha girato il mondo.
Le sue ambizioni sono enormi. "Non so cosa accadrà, è ovviamente molto presto ma ho una certezza - dice - se continuo a lavorare duro e sentirmi bene fisicamente posso dare il mio contributo affinché la squadra vinca". In campo è emersa subito una grande sintonia con Stipcevic e Logan. "Abbiamo vissuto tutti insieme una lunga preseason, che ci ha permesso di conoscerci bene - spiega l'americano nato a Taiwan - sembra sia già passata una stagione e questo si riflette sul campo, siamo un bel gruppo".
Nel gioco di Sacchetti, Joe Alexander sembra trovarsi a meraviglia. "Sono molto contento, nelle scorse stagioni le squadre in cui sono stato mi chiedevano di giocare soprattutto nell'area colorata - racconta - qui invece posso esprimermi anche dalla lunga distanza, e mi piace molto poter variare nelle soluzioni offensive". Ancora la nuova stella dei campioni d'Italia non ha un'idea precisa sul campionato. "Ancora è presto, ma mi sembra davvero competitivo e di alto livello, ci sono della squadre molto toste e sarà una grande stagione".
L'ultimo pensiero è per Sassari. "Mi piace la città e ciò che offre, adoro perdermi nelle vie e scoprire i ristoranti della città - confida Alexander - sono rimasto molto colpito dall'accoglienza del pubblico, non me l'aspettavo".
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