Sono 695 le denunce presentate da
Abbanoa dal 2010 sugli scarichi "speciali" provenienti dalle
attività produttive. La società da quasi sei anni ha censito
6.040 attività produttive, eseguito 2.540 ispezioni e avviato
1.952 istruttorie, effettuando 345 controlli sulla qualità dei
reflui. Secondo il gestore, infatti, "il volume totale di
liquami provenienti da fosse settiche trasportato negli impianti
di Abbanoa nel corso di un anno da autospurghi privati è di
appena 16.700 metri cubi, cioè quanto produce in un anno un
villaggio di appena 250 persone. Questo significa che larga
parte dei liquami è stata sversata illegalmente in fognatura,
creando un danno che va oltre l'aspetto puramente economico".
"C'è un sistema che si arrangia - ha detto l'amministratore
unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti -. Abbiamo impianti che
possono raccogliere i reflui e in ogni distretto disponiamo di
strutture idonee. I reflui di Pip e Consorzi rurali e
industriali non sono allacciati al sistema idrico e interi
complessi di villette non hanno neppure la rete idrica".
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