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Vertici gestore idrico Sardegna indagati

Vertici gestore idrico Sardegna indagati

Chiusa inchiesta su Abbanoa,abuso d'ufficio per Murtas e Manconi

CAGLIARI, 21 luglio 2015, 18:33

Redazione ANSA

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L'inchiesta della Procura di Cagliari su Abbanoa era stata aperta nel 2013 per far luce sulla voragine da 800 milioni nelle casse della società, tanto che lo stesso pm Giangiacomo Pilia, titolare del fascicolo, aveva rappresentato l'accusa nelle udienze sull'istanza di fallimento, poi ritirata quando i finanziamenti regionali hanno dato ossigeno e liquidità al gestore unico per la risorsa idrica. Ora l'indagine si è chiusa con quattro imputazioni di abuso d'ufficio e l'invio di parte degli atti alla Procura della Corte dei Conti per la valutazione della legittimità delle spese compiute dalla società partecipata della Regione - assieme alla maggior parte dei comuni sardi.

Di fatto passa alla magistratura contabile una parte consistente dell'inchiesta penale che aveva acquisito i bilanci degli ultimi anni di vita del gestore. La Corte dei Conti dovrà accertare come siano stati spesi i 131.303.508 ricevuti dalla Regione dal 2003 al 2013, finanziamenti assegnati per lavori e opere pubbliche ma, secondo l'accusa, spesi per stupendi e gestione corrente. Chiusa l'inchiesta, dunque, nel registro degli indagati per le quattro ipotesi di abuso d'ufficio sono stati iscritti l'ex amministratore unico Carlo Marconi e l'attuale direttore generale Sandro Murtas, entrambi difesi dall'avvocato Massimiliano Ravenna.

Per la Procura i due avrebbero assunto un ingegner, Paolo Zoccheddu, senza alcuna procedura di selezione pubblica, procurando al professionista un ingiusto vantaggio di 130 mila euro. Il secondo capo d'imputazione riguarda due presunte pressioni fatte su dirigenti di Abbanoa per firmare delle lettere di incarico a professionisti esterni. L'ultima contestazione di abuso, invece, viene ipotizzata per degli incarico assegnati ad avvocati per il recupero dei crediti milionari della società: sei legali avrebbero ottenuto una convenzione per recuperare 35 milioni di crediti senza che Abbanoa indicesse una procedura di evidenza pubblica per la scelta dei professionisti incaricati del recupero.

Chiusa l'inchiesta sembra ora accantonata dalla Procura l'ipotesi del dissesto finanziario, ma le attenzioni degli investigati sul gestore sono tutt'altro che cessate. Nuovi accertamenti sarebbero infatti in corso su altre segnalazioni arrivate in questi mesi.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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