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Senato:questione sarda diventi nazionale

Senato:questione sarda diventi nazionale

Approvate 4 mozioni contro crisi economica dell'isola

CAGLIARI, 07 maggio 2015, 14:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Sardegna deve diventare una questione nazionale e un'emergenza del nostro Paese, perché la regione è sempre più povera, con una disoccupazione giovanile allarmante ed una recessione che allontana di molto la ripresa: con quattro mozioni presentate in Senato l'Assemblea ha chiesto al Governo un'impegno reale per trovare soluzioni ai problemi territoriali senza aspettare altro tempo. Istituire un comitato di coordinamento tra Governo nazionale e governo regionale "nel più breve tempo possibile" è stato l'appello di Luigi Marino (Ap) che ha raccolto le indicazioni presenti nelle varie mozioni. E la Lega per voce del senatore Nunziante Consiglio ha proposto di fare della "questione sarda" un modello "su cui lavorare anche per le altre regioni". Sono tanti i fattori endemici e quelli socio economici che rappresentano punti di criticità preoccupanti per la Sardegna e che questa mattina sono stati sollevati in Aula al Senato: le aree sottoposte a siti militare; i problemi ambientali e di inquinamento; le scorie nucleari; il regime carcerario; le calamità del 2013; la mobilità interna e quella verso il continente; il rilancio delle attività produttive e gli aggiornamenti sullo stato delle vertenza Meridiana. Tutti d'accordo, inoltre, nel chiedere la chiusura delle vicende relative al mancato svolgimento del G8 sull'isola de La Maddalena. Mentre capitolo a parte è quello dell'energia. Non solo si tratta dell'unica regione senza metano, ha precisato Giuseppe Cucca (Pd), ma il costo dell'energia è il 15% in più rispetto al resto del paese. Il riconoscimento della lingua e della cultura sarda ha trovato il parere favorevole della Lega "musica per le orecchie di noi leghisti" ha detto Consiglio invocando l'aumento di autonomia anche per le altre regioni a statuto speciale. "Chiediamo - ha aggiunto - che anche le altre Regioni abbiano la possibilità di essere fruitrici di un sistema diverso, anche sotto il profilo fiscale". "La condizione di insularità, - ha detto Cucca - crea una condizione disagiata per la ridotta connessione con il resto del Paese e, ormai, dell'intero Continente europeo". La Sardegna non è soltanto "il territorio in cui noi sardi viviamo, ma un patrimonio storico, naturale e culturale per l'intero Paese" ha affermato l'azzurro Emilio Floris. In termini di numeri rispetto al 2013, come ha sottolineato Luciano Uras (Sel), "la diminuzione del Pil è pari al 4,4 per cento, con una perdita complessiva negli anni di crisi, dal 2007 in poi, di oltre 13 punti di prodotto interno lordo. Con un tasso di disoccupazione del 20% mentre i giovani in cerca di lavoro superano il 54%".
   

LE MOZIONI APPROVATE - L'Aula del Senato ha approvato le quattro mozioni contro la crisi economica e sociale della Sardegna. Il governo aveva dato parere favorevole. La mozioni presentata da Sel è stata votata al'unanimità mentre le altre (FI, Lega, Pd) è mancato il voto di M5s che aveva chiesto una votazione per parti separate che l'Aula non ha accolto. Bocciato anche l'Ordine del giorno di M5s che ha avuto il parere contrario del governo.

IL PARERE FAVOREVOLE DEL GOVERNO - "Il governo non ha difficoltà a esprimere parere favorevole su tutte le mozioni presentate, e aprire un lavoro e un cantiere che continui a portare l'attenzione sull'economia della Sardegna anche su temi puntuali". Lo ha detto in Aula al Senato Ivan Scalfarotto sottosegretario alle Riforme accogliendo le quattro mozioni, contro la crisi economica e sociale della Sardegna, mentre ha espresso parere contrario sull'ordine del giorno di M5S. "Il tema della valorizzazione della Sardegna - ha aggiunto il sottosegretario - è molto importante. Dalla lettura delle varie mozioni si nota una sostanziale convergenza su molti temi portati all'attenzione del governo".

URAS (SEL), GOVERNO APRA TAVOLO STATO-REGIONE - "Ora il governo dovrà attivarsi affinché la questione sarda diventi una questione nazionale, anche attraverso l'istituzione di uno specifico tavolo di lavoro istituzionale Stato-Regione, partecipato dalle rappresentanze delle autonomie locali e delle forze sociali sarde per l'esame urgente del complesso delle vertenze aperte sul fronte istituzionale, finanziario, economico-produttivo e sociale dell'isola". Lo ha detto il senatore sardo di Sinistra Ecologia Libertà, Luciano Uras, dopo l'approvazione unanime da parte dell'Aula della mozione a sua prima firma su iniziative contro la crisi economica e sociale della Sardegna. Uras ha ricordato la situazione del "Sulcis-Iglesiente, della Provincia Carbonia-Iglesias, di particolari aree centrali della Regione, come quella di Ottana, di situazioni di difficoltà assoluta come quella dell'area industriale Sassari-Alghero-Porto Torres". E anche la questione dell'isola di La Maddalena "che ha pagato oltre il prezzo delle servitù militari anche quello della corruzione". Inoltre, secondoil parlamentare "la continuità territoriale Sardegna - Continente e Sardegna - isole piccole, con la nota vertenza Saremar, non può essere pensata come una sorta di problema esclusivo di chi subisce la condizione oggettiva di isolamento, ma deve essere superata ai sensi delle norme costituzionali che garantiscono la parità di diritti di tutti i cittadini italiani e europei".

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