Dopo il sit-in di ieri mattina, che
ha visto manifestare centinaia di persone contro il progetto del
nuovo inceneritore a Tossilo - dopo il via libera dalla Giunta
regionale - continuano le polemiche nel Marghine.
I sindaci di Macomer, Antonio Succu, e di e Borore, Tore
Ghisu, schierati a favore dell'inceneritore, hanno commentato:
"Apprezziamo l'operato della Giunta regionale che ha portato a
compimento la procedura amministrativa che consentirà di
completare il ciclo integrato dei rifiuti. Adesso chiediamo di
incontrare con le nostre popolazioni il presidente Pigliaru per
programmare lo sviluppo del territorio".
Il sindaco di Macomer proprio in concomitanza con il sit-in
promosso dal comitato "Non Bruciamoci il Futuro" e sostenuto da
oltre 50 sigle che si oppongono al progetto, ha firmato una
delibera nella quale, dopo aver precisato tutti gli studi fatti
dalla Asl di Nuoro (secondo i quali "Non viene evidenziata
alcuna correlazione tra presenza dell'impianto di
termovalorizzazione e l'incidenza delle patologie tumorali") ha
dato mandato all'avvocato Pasquale Ramazzotti per valutare se la
campagna mediatica sul caso Tossilo leda i diritti della città e
dei propri abitanti. "Il legale valuti se possa configurarsi
l'esistenza di un diritto alla conservazione della integrità
della immagine e reputazione in capo alla comunità di Macomer -
si legge nella delibera - intesa quale formazione sociale in cui
la cittadinanza svolge la sua personalità; se queste
manifestazioni integrino o meno una lesione di un eventuale
diritto e attivi tutti gli opportuni strumenti legali e
giudiziali necessari e conseguenti".
Intanto, all'indomani della protesta, Franca Battelli del
comitato "Non Bruciamoci il futuro" ha ribadito: "La
manifestazione è stata molto chiara nei segnali che ha inviato
alla politica regionale. I cittadini non vogliono un nuovo
inceneritore in un territorio dove l'inceneritore esiste già da
20 anni e dove si producono alimenti e vini con marchio Dop, Doc
e Igp. Siamo preoccupati perché non sono mai state effettuate
indagini approfondite sullo stato di salute dei residenti e
sulle eventuali contaminazioni dei prodotti. Le decisioni
politiche dei nostri rappresentanti territoriali e in Regione
non vanno a tutela delle richieste dei cittadini ma potrebbero
avvantaggiare invece gli interessi delle lobby".
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