La Regione Sardegna "ha dichiarato più volte di volersi fare carico della struttura dell'hotel e centro congressi, ma ha anche chiarito che non intende far pagare ai sardi i costi degli errori commessi da altri: lavori abbandonati, bonifiche non fatte, contenziosi giudiziari, nessuna manutenzione". Sulle conseguenze del mancato G8 a La Maddalena, in seguito anche alle numerose denunce sullo stato di degrado delle strutture realizzate nell'area dell'ex Arsenale dell'isola, la Giunta Pigliaru interviene per chiarire il suo ruolo "passato e presente" nella vicenda.
La Regione ricorda che la Protezione civile che al termine dei lavori ha consegnato l'hotel e centro congressi al concessionario Mita Resort. Questo, una volta verificato "che le bonifiche non erano state fatte e che era impossibile aprire l'albergo in quelle condizioni, senza poter usare la darsena, ha tirato in causa la Protezione civile, ottenendone in un arbitrato la condanna al pagamento dei danni. Nel lodo arbitrale si decide inoltre che le chiavi debbano essere riconsegnate alla Protezione civile, non alla Regione, che ne è proprietaria ma non ne è mai venuta in possesso. E viene esplicitamente affermato che la Regione Sardegna è estranea alla contesa. Ora la Protezione civile ha presentato ricorso, prolungando la vicenda giudiziaria che taglia fuori la Regione". La Giunta ricorda che a febbraio la Protezione civile ha proposto un incontro "per sottoscrivere un accordo su un testo che, proprio per questi motivi, la Regione non poteva condividere". E ribadisce che "vuole rientrare in possesso dell'ex Arsenale, una struttura fondamentale per il rilancio economico dell'arcipelago della Maddalena, in cui ha già investito 450 milioni, ma non intende pagare né il risarcimento che il lodo riconosce a Mita, né tutti i danni dovuti all'abbandono della struttura".
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