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Bonifiche: ambientalisti contestano dati

Bonifiche: ambientalisti contestano dati

Regione sotto accusa, "da risanare molto più di 22.533 ettari"

CAGLIARI, 12 marzo 2015, 16:30

Redazione ANSA

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Botta e risposta a distanza tra cittadini-ambientalisti e assessore regionale all'Ambiente, Donatella Spano. Questa mattina gli appartenenti ad alcune associazioni si sono radunati davanti all'assessorato per contestare i dati sull'inquinamento in Sardegna e sollecitare le bonifiche dei siti sulle quali, proprio ieri, la Regione ha annunciato di aver riprogrammato due progetti, uno per il Rio San Giorgio a Iglesias, l'altro per Montevecchio Levante a Guspini, per un totale di oltre 67 milioni di euro.

Al centro della polemica la caratterizzazione delle aree inquinate. Secondo gli ambientalisti sono molto più ampie rispetto ai 22.533 ettari individuati dalla perimetrazione del 2011 su cui si basano le bonifiche programmate. "Noi contestiamo i dati dell'assessore - ha detto Angelo Cremone - le aree inquinate non sono solo su un territorio specifico, le sostanze inquinati infatti vengono trasportate dal vento, finiscono nel terreno e nell'acqua. Si continuano a fare proclami ormai da anni, vogliamo risposte certe". I manifestanti chiedono anche trasparenza su come vengono utilizzati i soldi investiti nelle bonifiche e che venga avviata un'analisi epidemiologica per verificare la salute dei cittadini.
La risposta dell'assessore non si è fatta attendere. "Siamo consci che ci siano dei problemi ambientali nelle aree perimetrate nella delibera del 2011 - ammette l'esponente della Giunta - noi non nascondiamo alcun dato e non minimizziamo nulla, ma ho precisato quale sia l'estensione delle aree potenzialmente inquinate a terra e a mare. Nelle aree individuate saranno effettuate le caratterizzazioni e i carotaggi per verificare la situazione e iniziare le bonifiche". Quanto alla trasparenza, l'assessore ha ribadito che si tratta di "atti amministrativi chiari con una stringente rendicontazione". E sulla richiesta di analisi epidemiologiche si è detta certa che "l'assessore regionale alla Sanità, molto sensibile a questo tipo di studi, si farà promotore di una iniziativa come questa".
   

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