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Gdf sequestra beni per 2,7mln a Cagliari

Gdf sequestra beni per 2,7mln a Cagliari

Portoghese indagato per droga. Applicata normativa antimafia

CAGLIARI, 06 marzo 2015, 14:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSA)-CAGLIARI,5 MAR- La Guardia di finanza ha sequestrato beni per 2,7 milioni di euro ad Albino Portoghese, di 45 anni, coinvolto tre anni fa in una maxi operazione nel corso della quale vennero sgominati alcuni gruppi criminali specializzati nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Già nel 2012 la Distrettuale antimafia di Cagliari ordinò il sequestro di beni riconducibili al 45enne. Ora gli specialisti del Gico delle Fiamme Gialle hanno applicato, sullo stesso patrimonio già oggetto del vecchio provvedimento, la normativa antimafia.

Sequestrati, ai fini della confisca, sette appartamenti, una villa, un terreno, un'azienda, conti correnti, prodotti finanziari, 100 mila euro in contanti ed una società di somministrazione di alimenti e bevande. I beni sono a Cagliari, Quartu, Sestu, Villasimius e Castiadas. I militari della Guardia di Finanza passando al setaccio il patrimonio di Portoghese e dei suoi familiari hanno riscontrato una sproporzione tra i beni di proprietà, rispetto al reddito dichiarato.
Secondo gli investigatori l'uomo nonostante fosse sconosciuto al Fisco avrebbe avuto la disponibilità di ingenti somme di denaro che avrebbe poi investito in attività commerciali e immobili, intestandoli a prestanome o ai familiari, tutto per evitare di essere scoperto. Uno stratagemma che non è servito a eludere il controllo minuzioso della Gdf che ieri ha effettuato il nuovo sequestro. Dal 2014 a oggi i militari delle Fiamme Gialle cagliaritane hanno raggiunto la quota record di 27 milioni di euro di beni complessivamente sequestrati.
   

ANALOGA OPERAZIONE A LOCULI - Una villa, denaro contanti, conti correnti e un'auto per un valore complessivo di 1,1 milioni di euro. E' l'ammontare dei beni sequestrati, dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Nuoro e dai carabinieri di Siniscola, a Giovanni Mercurio, allevatore di Loculi, di 51 anni, già arrestato per traffico di sostanze stupefacenti nel 2014 e agli arresti domiciliari per lo stesso reato. La misura cautelare (il sequestro ai fini della confisca) è stata emessa dal gip di Nuoro, Claudio Cozzella, su richiesta del pm Giorgio Bocciarelli. Secondo gli accertamenti patrimoniali è emerso che Mercurio ha accumulato un patrimonio negli ultimi dieci anni che non ha alcun riscontro con i redditi dichiarati.
Il sospetto per gli inquirenti è quindi che la ricchezza derivi dal traffico di droga. Le indagini delle Fiamme Gialle sono scattate nel giugno scorso quando Mercurio venne arrestato. In quell'occasione l'allevatore è stato trovato in possesso, in una buca scavata nel giardino della propria abitazione, di 50 grammi di marijuana e di altre sostanze, più 330 mila euro in danaro contante.
Ma non è il solo guaio con la giustizia che l'allevatore ha avuto: nel 2009 i militari, sempre nel giardino della sua abitazione, avevano trovato 260 mila euro in contanti di provenienza illecita. I controlli della finanza hanno riguardato anche la moglie di Mercurio, titolare col marito dell'attività di allevamento. Il conto in banca dei due coniugi (la moglie non è coinvolta nel traffico di stupefacenti) dal 2003 a oggi è cresciuto inspiegabilmente nonostante i redditi esigui dichiarati: 8.500 euro e 4.300 euro nel 2011 e nel 2013. Importi lontani, in quegli stessi anni, dai conti di famiglia: 74 mila euro nel 2011 e 98 mila euro nel 2013.
Ieri durante le perquisizioni dei finanzieri e dei carabinieri nella casa della coppia sono stati trovati altri 30mila euro nascosti in camera da letto.

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