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Alluvione: prima udienza per 13 morti

Alluvione: prima udienza per 13 morti

Sei imputati per il disastro, gup Tempio Pausania rinvia al 20/5

TEMPIO PAUSANIA, 18 febbraio 2015, 19:56

Redazione ANSA

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Prima udienza preliminare questa mattina in Tribunale a Tempio Pausania per la tragica alluvione del 18 novembre 2013 che causò 13 morti solo in Gallura, sulle 19 vittime in tutta l'isola, e ingenti danni. L'udienza è stata subito rinviata al 20 maggio, a causa di ritardi nelle notifiche agli indagati. Sei le persone accusate di disastro colposo e omicidio colposo per la mancata diffusione dell'allerta meteo e per la mancata manutenzione dei canali che attraversano la città di Olbia: i sindaci di Olbia e Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, i dirigenti del Comune di Olbia, Antonello Zanda e Gabriella Palermo e quello della Provincia di Olbia-Tempio, Federico Ceruti Ferrarese e il responsabile della protezione civile del Comune di Olbia, Giuseppe Budroni, per i quali il procuratore Domenico Fiordalisi ha chiesto il rinvio a giudizio. Il rinvio a maggio, deciso dal gup Vincenzo Cristiano, è stato accolto con sconcerto dai difensori che tutelano le parti civili. "Non è ammissibile che un processo di questa importanza possa essere condizionato e ritardato da cavilli di questo tipo", ha tuonato l'avvocato Giampaolo Murrighile, legale dei familiari di Patrizia Corona e della piccola Morgana, madre e figlia morte nella loro auto trascinata via dalla furia dell'acqua, sotto gli occhi del padre della bambina, Enzo Giagoni, il poliziotto di 49 anni che in quella tragedia ha perso la sua famiglia e a cui lo scorso anno è stato assegnato il premio Antonio Degortes 2014, dell'uomo più buono dell'anno. "Al fianco della Procura saremo delle rigorose sentinelle alla ricerca della verità, perché i nostri assistiti hanno il diritto di sapere la verità e sul perché hanno perso i loro cari", ha detto Murrighile.

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