"Esonero di Zeman doloroso e doveroso: dopo la partita con la Fiorentina la rosa e lo staff hanno perso sicurezza. Non dico altro: Zeman era l'allenatore che avevo indicato da subito. Immaginatevi quanto mi sia costato. Ma qui il protagonista deve essere il Cagliari: cambiano gli attori, ma il Cagliari è la prima cosa". Così il presidente del Cagliari Tommaso Giulini commentando per la prima volta il cambio di timone della squadra in occasione della presentazione ufficiale del successore, Gianfranco Zola.
"Zeman ha confermato tutta la sua serietà - ha spiegato Giulini - sapeva da venerdì mattina (il giorno dopo la gara con la Juventus) che il presidente aveva intenzione di cambiare. Ma ha condotto gli allenamenti, importantissimi per la squadra, in maniera esemplare".
Il numero uno rossoblù difende tempi e modi. "La società non è mai stata confusa - ha sottolineato - anzi ha avuto le idee chiarissime da subito". La scelta di Zola? "Ci siamo sentiti dopo la partita con la Fiorentina - ha raccontato Giulini - ma solo per altri progetti che riguardavano il Cagliari a Londra.
Della guida tecnica abbiamo parlato soltanto molto più tardi".
Una delle possibili alternative a Zola era l'ex difensore della Juventus Paolo Montero. Ma alla vigilia le quotazioni giravano a favore di Zenga. "Non avrei mai potuto prendere un allenatore che viveva dall'altra parte del mondo senza avere l'occasione di guardarlo negli occhi", ha chiarito oggi il presidente.
Quindi la scelta di Zola. "Grande spessore anche internazionale e grande umiltà - ha ribadito Giulini - Spero che fra sei mesi (la durata del contratto, ndr) il problema non sia quello di confermarlo, ma di trattenerlo".
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