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Inchiesta Igea: Tuveri al centro furto carburante e beni

Inchiesta Igea: Tuveri al centro furto carburante e beni

IGLESIAS, 17 dicembre 2014, 18:51

Redazione ANSA

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Le indagini dei carabinieri sull'Igea sono partite a gennaio dello scorso anno e si sono concentrate sul periodo (maggio 2009) in cui Giovanni Battista Zurru, politico sardo, è diventato presidente della società.
    Zurro si è subito avvalso dell'aiuto di Marco Tuveri, operaio dell'Igea, e poi sindacalista diventato suo braccio destro e autista, legato da una relazione con Daniela Tudu dipendente del parco Geo Minerario e segretaria della Igea. Grazie alla sua posizione come sindacalista e come collaboratore del presidente, ma secondo gli investigatori anche con l'aiuto di altri dirigenti della società e sindacalisti, Tuveri avrebbe commesso numerosi reati. In particolare insieme con l'ex presidente avrebbe utilizzato i beni della società, soprattutto auto aziendali senza contrassegni, con le quali avrebbero raggiunto ristoranti, centri commerciali o addirittura per recarsi a cercare funghi. In una foto pubblicata da Google viene infatti immortalato davanti alla sua abitazione con l'auto dell'Igea. Ma non solo. Sempre in collaborazione con l'ex presidente, Tuveri avrebbe utilizzato un locale della miniera di Masua nel quale veniva stoccato materiale rubato dall'azienda e gasolio rubato, poi diventato regalia per il voto di scambio.
    Infatti avevano installato all'interno un silos della capienza di 600 litri. Un altro silos Tuveri lo aveva costruito artigianalmente nella sua abitazione, dal quale facevano rifornimento anche amici. Il carburate veniva rubato dai mezzi della società che, avendo un controllo a ore e non per chilometri, venivano lasciati accesi e poi falsificavano i documenti segnalando il consumo di carburante. Esempio emblematico, riscontrato dai carabinieri coordinati dal tenente Nicola Pilia, i 160.000 mila litri di gasolio usati per il tagliaerba per i lavori di giardinaggio, in pratica 16 litri l'ora.
    Inoltre dall'Igea sarebbero state rubate lamiere, piastrelle, reti metalliche, ghiaia, tubi innocenti, ricambi per auto, infatti i mezzi aziendali venivano smontati a seconda delle richieste.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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