"Una vergogna senza precedenti, con uno Stato vigliacco che ha fatto passerelle da buon mercante ma poi è sparito lasciando tutto come un anno fa". A un anno dalla tragica alluvione che ha colpito la Sardegna, il deputato Mauro Pili denuncia, dopo un sopralluogo nelle zone del Nuorese, colpevoli ritardi nel piano di ricostruzione.
"Le immagini della devastazione tra Bitti e Onanì sono la testimonianza più evidente - attacca il parlamentare di Unidos commentando il suo video pubblicato in rete e su facebook - di un abbandono che si tocca con mano in ogni angolo del cuore della Sardegna. Nessuno stanziamento concreto e quei pochi interventi che si vedono hanno tempi biblici. Uno Stato che con la complicità della Regione ha preso in giro la Sardegna sia sul piano dei risarcimenti che della ricostruzione. Ora in queste zone il pericolo è maggiore di un anno fa e niente è stato fatto, nemmeno la minima pulizia dell'alveo dei fiumi".
Secondo Pili, "la Sardegna continua ad essere l'unica regione dove gli eventi calamitosi non vengono risarciti e le opere distrutte non ricostruite. Ovunque - argomenta - arrivano stanziamenti e interventi. Qui dopo un anno è rimasto tutto come quella terribile sera. Tutto come allora, niente è stato fatto.
Una devastazione senza precedenti che segnò la vita di 19 persone e che fece registrare danni stimati al ribasso per oltre 400 milioni di euro. Nessun intervento di ripristino e messa in sicurezza per non parlare della ricostruzione. Le immagini - sottolinea ancora il deputato - fotografano ancor oggi l'alveo di un fiume totalmente ostruito e ogni pioggia d'ora in poi sarà un pericolo ancor maggiore. Nessuna manutenzione postuma dell'alluvione. Strade sbarrate, chiuse con cartelli posticci.
Un pericolo gravissimo per l'intera zona. E qui - avverte Pili - nel cuore della Sardegna, nella strada vietata tra Onanì e Bitti arrivano le piogge invernali".
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