Nessun disimpegno sulle quote
azionarie del Bando di Sardegna, che ammontano al 49% con una
partecipazione bancaria rispetto al patrimonio finanziaria che
oscilla tra il 30% e il 34% (380,7 mln al 31 agosto 2014), ma
"una riflessione per rivedere una parte degli asset di
investimenti". Lo ha spiegato il presidente della Fondazione
Banco di Sardegna Antonello Cabras presentando i programmi per
l'attività del 2015.
"Apprezzo molto che il presidente della Regione abbia
sottolineato che rispetta l'autonomia della Fondazione e ha
anche ragione quando dice che chi investe nelle banche non
guadagna molto, ma da qui ad assumere questo come dato
permanente resto perplesso - ha chiarito - Potrebbe essere
un'affermazione basata sulla contingenza, ma può essere che non
sia così in futuro".
Cabras ha annunciato che "sta per uscire dal ministero
dell'Economia e Finanze, dopo una concertazione con
l'associazione delle fondazioni, un codice di comportamento che
impegna le fondazioni a non avere in un singolo asset un
patrimonio non superiore al 30% e appena questo codice diventa
ufficiale, noi dovremmo modificare la nostra presenza nel Banco.
E non potremo avere una soglia di investimenti non
immediatamente liquidabili non superiore al 50%. Il combinato
disposto di queste due indicazioni - ha ribadito il presidente -
ci poterà a rivedere alcune questioni, ma non vuol dire che
dalla mattina alla sera usciremo dal Banco di Sardegna".
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