Ci si aspettava più partecipazione
della cittadinanza al Consiglio comunale aperto, convocato sotto
la torre faro dell'aeroporto Costa Smeralda, dove da sei giorni
protestano i due dipendenti di Meridiana, ma questo pomeriggio
erano circa in duecento tra lavoratori, organizzazioni
sindacali, qualche sindaco del territorio, e il consiglio
comunale di Olbia.
"Non vedo la città è il territorio al fianco dei lavoratori",
ha ammesso il vice sindaco di Olbia Carlo Careddu, che lancia un
appello anche al premier Matteo Renzo: "questa è una vertenza
che ha dignità nazionale".
Da più parti arriva un appello al principe Karim Aga Khan,
"l'unico che può fare qualcosa", come ha aperto il sindaco di
Padru, Antonio Satta, proposta ribadita dal presidente del
Consiglio comunale, Vanni Sanna, che ha sollecitato un incontro
tra il sindaco Gianni Giovannelli e il principe ismaelita
fondatore 50 anni fa della compagnia aerea.
"Per metà novembre proclamiamo lo sciopero generale della
Gallura, perché non possiamo permettere i soprusi di chi vuole
mettere in ginocchio questo territorio", hanno detto Mirko
Idili, segretario provinciale della Cisl, e Fabio Spano,
segretario provinciale Cgil.
Duro l'intervento di Mauro Rossi, della Cgil nazionale, che
ha aggiornato i colleghi sul tavolo al Ministero del Lavoro. "E'
chiaro che non ci sono proposte aziendali volte allo sviluppo
della società - ha detto - che ha posto sul piatto 10.000 euro
di incentivi a lavoratore per la mobilità volontaria. Per
questo, vista l'inadeguatezza manageriale e il loro istinto
all'illegalità, dobbiamo iniziare a pensare alle manifestazioni
di scontro, legali, per difendere i nostri posti di lavoro. Ora
la protesta cambia passo: appena l'Azienda aprirà le procedure
di mobilità, ci dobbiamo organizzare per travolgerli", conclude
il sindacalista.
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