La Regione Puglia si mobilita per
sostenere la ricostruzione della biblioteca "Giovanni Gianni
Fontanella" di Amatrice, aderendo ad un progetto editoriale con
scopo benefico presentato oggi a Bari, nella Aula del Consiglio
regionale della Puglia. Si tratta - è stato spiegato - di
un'antologia realizzata da cento tra scrittori, artisti e
fotografi italiani, in collaborazione con l'Associazione
Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) e l'Associazione
Italiana Biblioteche (Aib), dal titolo "100 Voci per Amatrice
e...". I proventi dell'opera sostenteranno la rinascita della
Biblioteca comunale e, in seguito, di altre realtà culturali
danneggiate nell'Italia centrale. Nell'aula consiliare alla
presenza dai ragazzi di tre istituti scolastici (il magistrale
"Bianchi Dottula" e il comprensivo "Zingarelli" di Bari, l'IISS
"Volta-De Gemmis" di Bitonto) sono intervenuti tra gli altri il
presidente nazionale Anvcg, Giuseppe Castronovo, il direttore
della Biblioteca comunale di Amatrice, Sergio Serafini, il
presidente della Sezione Lazio Aib, Vittorio Ponzani, il
caporeparto dei Vigili del Fuoco Lorenzo De Napoli e la
curatrice dell'antologia Santa Vettori. Il vicepresidente del
Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, in rappresentanza
dell'Assemblea, ha sottolineato la necessità "di far seguire
alla fase del dolore quella della solidarietà e della
ricostruzione, anche con piccoli gesti, come questa antologia".
Nel ringraziare le donne e gli uomini delle Forze Armate, dei
Vigili del Fuoco, della Protezione civile e dei Corpi dello
Stato che insieme a tanti volontari "sono impegnati nel supporto
alle popolazioni", Longo ha stigmatizzato "gli ostacoli
burocratici" ritenendo "urgente intervenire per evitare che ai
danni del terremoto si aggiungano quelli evitabili della
burocrazia". "Ci uniamo idealmente all'Italia centrale - ha
aggiunto il consigliere della presidenza della Regione Puglia,
Giovanni Procacci - nel segno dei lutti che hanno colpito i
nostri territori questa estate e dell'abnegazione dei
soccorritori, in divisa e volontari. Sono eroi del nostro tempo
in cui tutti ci possiamo riconoscere".
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