"Ricordiamo ancora una volta oggi
Aldo Moro, con la stessa indignazione di quaranta anni fa, che
deve rappresentare il carburante necessario per continuare
ancora nella lunga marcia che ci separa dalla piena conoscenza
della verità". Lo ha spiegato il presidente del Consiglio
regionale della Puglia, Mario Loizzo, rendendo omaggio oggi a
Bari alla memoria dello statista democristiano nel quarantesimo
anniversario del suo omicidio. "Ancora oggi ci opprimono gli
stessi sentimenti di sgomento, di rabbia e di allarme per una
morte che - ha sostenuto Loizzo - segnò la sfida più alta alle
istituzioni democratiche del Paese. Soffriremmo di meno il
dolore per quegli eventi se tutta la verità fosse stata svelata,
raccontata e documentata con lealtà e rigore storico, ma a
distanza di quaranta anni ancora non è consentito raggiungere
questo importante risultato".
"La morte di Moro è solo una delle tante tappe di quella
lunga scia di morte che - ha aggiunto Loizzo - sin dal primo
dopoguerra ha insanguinato la storia dell'Italia impegnata nella
lotta per la difesa delle libertà civili e costituzionali. E'
perciò necessario che gli italiani riflettano sui crimini
perpetrati dai nemici della democrazia, duramente colpita in
questi anni, dal terrorismo, dallo stragismo e dalla mafia". "La
Regione Puglia ha dedicato a Moro tutto lo spazio che questa
straordinaria personalità, nostro conterraneo, merita,
realizzando - ha sottolineato Loizzo - due pubblicazioni a larga
diffusione, svolgendo due autorevoli convegni in occasione del
centenario della sua nascita ed infine deliberando l'avvio del
progetto 'Moro vive', rivolto al mondo della scuola". "E' il
minimo che possiamo mettere in campo, per tenere viva la memoria
di un grande pugliese e di un grande statista e nello stesso
tempo - ha concluso Loizzo - per allertare le nuove generazioni
sulla necessità di difendere, ora e sempre, la democrazia e la
libertà".
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