La disciplina delle Pro Loco, per
incentivare la promozione turistica di base, e la disciplina dei
beni della riforma fondiaria, per accelerare in particolare
l'attività di dismissione e amministrazione del patrimonio
appartenente all'ex Ersap, sono i principali provvedimenti
vagliati oggi nelle Commissioni del Consiglio regionale
pugliese. Con la riforma della normativa approvata
all'unanimità nella commissione Sviluppo economico le Pro Loco
si aprono in Puglia alla promozione turistica di base oltre che
alla valorizzazione delle risorse naturali, ambientali,
artistiche, storiche, culturali, sociali ed enogastronomiche. Il
disegno di legge interviene - è emerso - sulla regolamentazione
del 1990, aggiornandola con la definizione di precisi ambiti di
intervento, grazie anzitutto al riconoscimento delle
associazioni Pro loco e dell'Unpli che le rappresenta e le
coordina a livello regionale. La nuova disciplina riserva la
fruizione della dicitura Pro loco alle sole associazioni
iscritte all'albo regionale, introducendo delle procedure
semplificate di iscrizione e di tenuta dell'albo stesso. Con le
modifiche al Testo unico in materia di demanio armentizio e dei
beni della soppressa Opera nazionale combattenti, approvate con
l'astensione del Movimento 5 stelle nella commissione Affari
generali, la Regione dà impulso alla regolarizzazione
patrimoniale per consentire la dismissione dei terreni ex Ersap
su cui insistono fabbricati costruiti, senza alcun titolo
autorizzativo, da parte degli occupanti che negli anni hanno
maturato un diritto di superficie. Un fenomeno diffuso - è
emerso - soprattutto nella provincia di Lecce per questioni
risalenti agli anni '50 e '60. La commissione è inoltre
intervenuta sugli acquedotti rurali, stabilendo che la gestione
dei quattro impianti sarà affidata all'Arif, e sulle strade
della ex Riforma fondiaria stabilendo che saranno trasferire a
titolo gratuito agli enti territoriali che si occupano della
loro gestione.
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