Schede per il referendum in formato
elettronico da votare con sistemi e servizi informatici a
supporto di un nuovo modo di esprimere la propria opinione: è
quanto sta studiano la Puglia percorrendo la strada del voto
elettronico con una proposta di legge, al vaglio della
commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, che
svecchia la disciplina di referendum abrogativi e consultivi. La
proposta legislativa, nata sull'asse Lega-Pd con i consiglieri
regionali Andrea Caroppo e Sergio Blasi, sarebbe la terza in
Italia, dopo quella della Lombardia e del Friuli. Riguarda al
momento l'accorpamento di Comuni e le leggi regionali o singole
disposizioni in esse contenute, con alcune limitazioni che
escludono da un lato il referendum popolare per l'abrogazione di
disposizioni dello Statuto regionale, di leggi tributarie e di
bilancio, e dall'altro il referendum per le leggi in materia
urbanistica approvata con la maggioranza dei due terzi dei
consiglieri assegnati alla Regione. La Puglia ha già
sperimentato il 5 maggio 2013 nei comuni di Martignano e
Melpignano (Lecce) un referendum consultivo con l'utilizzo di
un'urna elettronica. L'iniziativa legislativa allo studio del
Consiglio regionale va considerata - come emerso in Commissione
- un primo passo verso una modifica più generale del voto con
sistemi elettronici e procedure automatiche finalizzate ad
accelerare e semplificare le operazioni di voto e di scrutinio.
La commissione Affari istituzionali ha inoltre vagliato oggi un
altro progetto di legge in materia di spettacolo e di disciplina
delle attività culturali. A proporre la nuova regolamentazione
delle procedure di assegnazione dei fondi e l'organizzazione in
ambito culturale, il Movimento 5 Stelle con il consigliere
Gianluca Bozzetti che, dichiarandosi disponibile a ritirare la
pdl, ha accolto l'invito dell'assessore all'Industria turistica
e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone a collaborare
per la stesura di un testo legislativo insieme alla struttura
assessorile, all'Osservatorio regionale, agli operatori
culturali ed ai rappresentanti delle associazioni di categoria.
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