Tornano all'attenzione del Consiglio
regionale pugliese le disposizioni per la promozione e il
sostegno pubblico al pluralismo ed all'innovazione
dell'informazione e della comunicazione. La proposta di legge a
sostegno dell'editoria, che il 12 dicembre dello scorso anno non
aveva superato la discussione in Aula per assenza del numero
legale durante la votazione degli emendamenti, è all'ordine del
giorno della seduta convocata per martedì 16 gennaio. La
discussione ripartirà dall'articolo 4 della proposta, che in
totale conta 18 articoli, ed in particolare dall'emendamento di
'Noi a Sinistra', che è stato fortemente criticato in aula dalle
opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle,
ritenendolo "uno stravolgimento completo del testo concordato in
commissione". La proposta emendativa prevede di "affidare alla
Giunta regionale la disciplina dell'erogazione dei contributi,
assicurando forme di perequazione tra i soggetti beneficiari al
fine di perseguire il pluralismo". Con lo stesso emendamento si
sopprime la previsione di escludere "i soggetti che hanno
beneficiato, nello stesso anno, di interventi erogati in forza
delle presenti disposizioni, da parte della Regione Puglia, per
un importo maggiore o uguale a 80 mila euro". Oltre alla legge
sull'editoria ci sono ulteriori 11 punti all'ordine del giorno,
che spaziano dalle disposizioni in materia di agricoltura
sociale, al contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo
patologico, dall'istituzione Agenzia Regionale Strategica per
l'Innovazione (ARIn), all'istituzione della commissione di
studio e inchiesta sulle Fondazioni culturali pugliesi, sino
alle modifiche allo statuto della Regione con l'integrazione
sulla tutela della libertà religiosa e morale dei cittadini.
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