"Commemorare Salvemini con un ciclo
d'incontri intitolato 'a lezione di democrazia' è una scelta
felice, nel momento in cui la stessa concezione di democrazia
viene riletta in chiave non sempre rassicurante". Lo ha
sostenuto il presidente del Consiglio regionale della Puglia,
Mario Loizzo, aprendo oggi a Bari nell'aula consiliare il primo
appuntamento pubblico del progetto formativo promosso dal
Consiglio Regionale nel sessantesimo anniversario della
scomparsa del grande meridionalista Gaetano Salvemini.
Il progetto si articola in tre fasi: la prima al via oggi con
oltre 80 insegnanti di quasi 60 scuole di tutte le province
pugliesi, è indirizzata ai docenti di ogni ordine e grado e
prevede 5 incontri per un totale di 30 ore di formazione, ai
fini didattici; la seconda consiste in un percorso formativo per
gli studenti; la terza si rivolge alla cittadinanza attraverso
convegni aperti al pubblico.
"Salvemini ha attraversato la storia del '900 - ha spiegato
Loizzo - in modo originale e sempre controcorrente. La
giustizia, la libertà e la democrazia erano per lui le tre
stelle polari da seguire. Ricordare Salvemini oggi, sapendo che
alcune delle democrazie esistenti hanno diminuito libertà,
garanzie e diritti pur mantenendo un'apparenza democratica, non
rappresenta quindi - secondo Loizzo - una pura esercitazione
celebrativa. Abbiamo tanto da imparare da lui". "Salvemini
vedeva minacciati, compressi e mistificati - ha aggiunto il
prof. Sergio Bucchi, dell'Università La Sapienza di Roma - i
valori democratici, che rappresentano tuttora la strada da
indicare ad una gioventù non disposta a cedere al cinismo e alla
scetticismo". Nell'incontro sono inoltre intervenuti Antonio
D'Itollo per l'Ufficio scolastico pugliese, il presidente della
società filosofica di Bari, Mario De Pasquale, la dirigente
della Sezione biblioteca e comunicazione del Consiglio, Anna
Vita Perrone, ed il direttore dell'Ipsaic, Vito Antonio
Leuzzi.
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