"Di Vittorio vive ancora nelle lotte
sociali di questi tempi, con i suoi insegnamenti che dimostrano
come, chi ancora si mobilita per ricordarne la figura, non
celebra un mito superato dal tempo, ma un sicuro punto di
riferimento per la difesa dei lavoratori". E' quanto sottolinea
in una nota il presidente del Consiglio regionale della Puglia,
Mario Loizzo, ricordando il sindacalista Giuseppe Di Vittorio
nel 60/o anniversario della sua scomparsa.
"I riconoscimenti al suo prestigio, anche di uomo politico
dal pensiero autonomo, provenivano da tutte le parti, perché il
suo modo di pensare e di agire - sottolinea Loizzo - era
estraneo al settarismo che rappresentava, ieri come oggi, un
ostacolo nei processi unitari che egli aveva in massima
considerazione, in un mondo dove bisognava stare o di qua, o di
là. Era un prestigio ampiamente meritato, un carisma che però
accanto a tante altre personalità che fondarono lo Stato
democratico e scrissero la Costituzione, spiccava per la sua
paterna affabilità, tanto da essere considerato - aggiunge
Loizzo - un autentico santo laico". "Oggi dopo anni di conquiste
torna drammaticamente attuale il tema della dignità dei
lavoratori e del valore sociale e culturale del lavoro se solo
pensiamo al fallimento del il jobs act, che negli ultimi 12
mesi, ha garantito solo il 6,7% dei nuovi contratti a tempo
indeterminato a fronte del 93,3% di precariato. In questa insana
logica dove si barattano i diritti con la dignità, si arriva
persino ad adombrare uno scontro tra generazioni, contrapponendo
i diritti alla dignità, gli occupati ai disoccupati, i
pensionati ai giovani, in un crescendo che finisce - conclude
Loizzo - per indebolire lo stesso tessuto democratico del
Paese". Sempre in tema di meridionalismo il presidente del
Consiglio regionale lunedì 6 novembre presenterà alla stampa il
programma di iniziative che il Consiglio regionale pugliese ha
in programma in ricordo di Gaetano Salvemini, a sessant'anni
dalla scomparsa dello storico molfettese, "simbolo delle lotte
democratiche".
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